Chiuso il Pollino Music Festival 2016, gli organizzatori:
Grazie ad una macchina organizzativa ben consolidata e ad un format molto apprezzato, capace di tenere insieme band emergenti e grandi nomi della musica nazionale e internazionale, il cielo inclemente del week-end appena trascorso non ha impedito che il Pollino Music Festival 2016, in programma da venerdì 5 a domenica 7 agosto, si facesse ascoltare fino all’ultima traccia da un pubblico ben nutrito, proveniente da tutta Italia.
La XXI edizione del festival si è aperta sotto le stelle di San Severino Lucano nella serata di venerdì, con l’esplosiva esibizione di Mama Marjas, che ha accompagnato gli spettatori in un “giro del mondo in 80 minuti”. Dal palco lucano, la musica della regina del reggae italiano ha preso quota per sorvolare l’intero continente africano, atterrando brevemente sulle rive blues del Mississipi e sulle coste della Repubblica dominicana, dove impazza il Dembow. Il calore e la leggerezza del live targato Mama hanno sospinto il pubblico fino ai lontani confini dell’America Latina, tra sonorità messicane, cubane e argentine, per tornare infine in Italia con una versione reggae di un vecchio brano di Gianni Morandi.
Nella serata di sabato, i leggendari The Skatalites hanno riscaldato il pubblico del festival con gli eleganti ritmi ska che da più di 50 anni rendono inconfondibile la loro musica made in Giamaica, in una delle ultime tappe italiane del tour internazionale di presentazione dell’album “Platinum Ska”. Schierata la loro imponente sezione fiati, i leggendari pionieri della musica ska, rocksteady e reggae hanno suonato all’insegna dello storico motto coniato dal sax tenore della formazione originaria, Tommy McCook: “Ci auguriamo che vi piaccia ascoltare la nostra musica tanto quanto a noi piace suonarla per voi”.
Piccolo cambio di programma nell’ultima giornata del festival. Il live unplugged dei Folkabbestia, inizialmente previsto nel bosco Viscigli, si è svolto all’interno del Centro Visite della Pro Loco Pollino, dove la band pugliese ha rivisitato in versione acustica i migliori brani selezionati dai loro 7 album.
Sul palco del XXI Pollino Music Festival sono saliti anche i pugliesi Teta Mona e Prince Jaguar, i Basiliski Roots e alcune delle band emergenti lucane che si sono distinte alle selezioni regionali dell’Arezzo Wave 2016, Azurine Spring e The Roots Corporal. Molto partecipati anche i laboratori di arti circensi, proposti nel pomeriggio da Natural-Mente Circo.
“Quella di quest’anno è stata per noi un’edizione speciale – spiega Nico Ferri, ideatore e organizzatore del festival – perché abbiamo voluto dedicarla all’indagine. In questi giorni, infatti, ci siamo messi in ascolto, ci siamo confrontati con la comunità, con gli artisti e con le istituzioni e abbiamo capito quanto il Pollino Music Festival sia ormai considerato da tutti un patrimonio collettivo, oltre che un’occasione di scambio con il territorio. Alla luce di questa rinnovata fiducia reciproca, siamo già al lavoro per riprogettare e ripensare il festival e stiamo anche immaginando di proporre attività durante tutto l’anno”.
Il Pollino Music Festival 2016 è stato realizzato in collaborazione tra l’Amministrazione Comunale di San Severino Lucano e l’Associazione Culturale Multietnica di Potenza, che ne cura la progettazione, l’organizzazione e la direzione artistica, ed è co-finanziato dall’Ente Parco Nazionale del Pollino e dalla Regione Basilicata, nell’ambito delle azioni volte a potenziare il sistema lucano di offerta turistica, culturale e di spettacolo.