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Chiusura mostra Radici e percorsi su Matera e dintorni

Si è chiusa il giorno 6 gennaio 2015 presso l’Ex Ospedale San Rocco di Matera la mostra “Radici e percorsi su Matera e dintorni”, che ha visto riuniti ben 23 scatti di Gianni Berengo Gardin, con oltre 70 immagini di altri fotografi della Basilicata e di tutta Italia. Forte del successo di critica e pubblico, si sta lavorando affinché il progetto espositivo giri per l’Italia, facendo tappa nelle città che sono state candidate a Capitale Europea della Cultura 2019. L’esposizione “Radici e percorsi su Matera e dintorni”, curata dall’arch. Marcella Gravela, con la collaborazione di SimbdeaLab ed il contributo straordinario del Comitato Matera 2019, ha sviluppato attraverso un percorso fotografico intenso e suggestivo il tema della metamorfosi della città dei Sassi, che da vergogna del sud si è trasformata in prima città del meridione ad essere proclamata Patrimonio UNESCO dell’Umanità, fino a essere scelta come Capitale Europea della Cultura 2019, proiettandosi verso un radioso futuro.
Così si è espressa la curatrice, Marcella Gravela, nel momento della chiusura della mostra materana: “Sono contenta di aver fermamente creduto in questo progetto fin dall’inizio. La mia passione per la fotografia, la certezza delle potenzialità di una città come Matera, il riscontro positivo immediato da parte dei numerosi soggetti coinvolti, ricevuto nella fase di sviluppo e di allestimento, hanno fornito l’imput giusto per la realizzazione concreta di questo progetto espositivo. Una volta realizzato, la soddisfazione si è moltiplicata vedendo tanta gente, sia i materani che i turisti, emozionarsi davanti alle immagini. Il nostro impegno adesso è tutto rivolto a permettere che altri, in giro per l’Italia, possano goderne.”
I VISITATORI
Più di 3000 visitatori hanno amato la rappresentazione della città proposta dai tanti fotografi che hanno partecipato al progetto. I turisti e la gente del posto hanno apprezzato l’intero percorso espositivo, caratterizzato da una notevole coerenza narrativa; il valore culturale delle immagini, e come ogni autore ha elaborato in modo del tutto unico e singolare il tema delle radici e percorsi proposto dalla curatrice; la sobrietà ed eleganza della location espositiva, interamente riaperta al pubblico proprio in occasione della mostra.
Visitatori di ogni provenienza geografica hanno potuto ammirare una splendida Matera e i suoi dintorni, con i suoi riti spesso ancestrali e pittoreschi. La carrellata di immagini è stata sviluppata su più registri narrativi: dalle foto storiche (a partire dagli anni ’50) al vivace confronto con la contemporaneità, dalla varietà del paesaggio lucano ai mestieri, fino a entrare nelle case e all’interno delle varie attività artigianali, per scoprire le tradizioni che contraddistinguono e legano tutt’oggi i luoghi e i suoi abitanti.
Il visitatore materano, oltre che emotivamente coinvolto dalla riscoperta della propria città e i propri usi attraverso il percorso fotografico, è sembrato orgoglioso di poter godere della bellezza di spazi quasi completamente sconosciuti (l’Ex Ospedale San Rocco è stato chiuso al pubblico per decenni, ed era in restauro da più di 10 anni) e di consentire a chi viene da fuori di fare la stessa magica esperienza.
LE PROSSIME TAPPE DELLA MOSTRA: IN GIRO PER L’ITALIA
Il progetto espositivo non si esaurisce qui! La curatrice Marcella Gravela sta lavorando, con la collaborazione di Matera 2019, affinché la mostra “Radici e percorsi su Matera e dintorni” prenda il volo e possa essere ospitata, nell’arco dell’anno 2015, nelle altre città che hanno partecipato alla candidatura a Capitale Europea della Cultura 2019. La prima probabile tappa sarà Lecce, con cui sono stati già avviati dei proficui contatti.
LO SCOPO BENEFICO DELL’ESPOSIZIONE
“Radici e percorsi su Matera e dintorni” è stata ideata, oltre che per supportare la candidatura di Matera a Capitale Europea della Cultura 2019, anche per uno scopo benefico. Tutti i proventi della Mostra, derivanti dalla vendita del Catalogo, edito da CalicEditori, e delle fotografie, serviranno per il “Progetto Asilo” dei Padri Francescani Missionari in Taldykorgan – Kazakhstan. In questi 3 mesi sono già stati venduti più di 250 cataloghi

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