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Cia, previsione in flessione per la vendita della farina lucana nel 2020

In contrazione rispetto al 2019, la produzione italiana di frumento tenero di quest’anno potrebbe arrivare a registrare una flessione superiore al 5% rispetto ai precedenti volumi produttivi e situarsi così a meno di 2,80 milioni di tonnellate. A dirlo è Italmopa, l’Associazione industriali Mugnai d’Italia che attribuisce l’andamento a una riduzione delle superfici seminate a frumento tenero e a una minore resa per ettaro. In Basilicata l’attività molitoria è finalizzata, in maniera prevalente, alla lavorazione del grano duro, il seminativo largamente più coltivato e utilizzato, cui si contrappongono poche alternative negli avvicendamenti colturali. La lavorazione avviene presso i numerosi mulini artigianali distribuiti su tutto il territorio regionale (circa una trentina in tutto; una decina hanno cessato l’attivo nel giro degli ultimi anni), cui si affiancano tre soli mulini di grandi dimensioni ed una ventina di centri stoccaggio. Il perdurante andamento negativo dei consumi di prodotti a base di farine è ricondubile, in primis, alla sofferenza nel primo semestre 2020, del comparto Horeca (Hotel, Ristoranti e Catering) che assorbe tradizionalmente il 255 circa del mercato nazionale delle farine.

 

 

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