Cinema e letteratura a San Severino Lucano
Una serata all’insegna della cultura, a metà tra cinema e letteratura, quella vissuta ieri a San Severino Lucano, con la presentazione del libro di Claudia Piantedosi dal titolo “Il giardino delle fate”, edito dalla Laterza e la proiezione del cortometraggio “Attòn’ m” dell’Associazione Matera Città del Cinema. Dopo i saluti del sindaco di San Severino Lucano Saverio De Stefano e del vicepresidente del Parco del Pollino Franco Fiore che hanno sottolineato l’importanza della cultura in tutte le sue facce e avanzato l’idea di un possibile Festival del Cinema da aggiungere alle rassegne già in programma, Luigi Di Lauro, presidente dell’associazione Matera Città del Cinema ha spiegato la nascita e gli obiettivi dell’associazione che presiede e il progetto Basilicataset, che mira a invitare in Basilicata cineasti e video maker indipendenti e a facilitarne la produzione filmica, per favorire lo sviluppo di professioni legate al mondo del cinema e la conoscenza del territorio. “Attòn’m”, mio padre, è il titolo del primo cortometraggio, interamente girato a Matera, prodotto da Basilicataset, e realizzato da un gruppo di giovani video maker marchigiani. In dodici minuti, le immagini e le musiche rigorosamente originali narrano di un incontro particolare, quello di un padre con la propria figlia.
A introdurre il libro l’assessore regionale alla cultura Rosa Mastrosimone che ha affermato “Credo che testimonianze come quella di Piantedosi possano costituire un valido invito al coraggio e alla determinazione di raggiungere i propri obiettivi per i giovani della Basilicata che si affacciano al mestiere della scrittura”. Il Giardino delle Fate, ha detto l’assessore è “un romanzo che sa guardare alla grandezza della storia e agli abissi dell’animo umano con grande sensibilità. Il testo letterario infatti rientra a pieno titolo nella modernità, riproducendo le ansie e le contraddizioni, le speranze e le illusioni dell’uomo moderno, guidando i personaggi e i lettori, fino ad un nuovo appuntamento con il destino”. L’autrice con eleganza e semplicità ha saputo tradurre nel testo proposto, tutta la gioia o il dolore, l’angoscia o la felicità, indispensabile per vivere e contemporaneamente, per comunicare la bellezza della vita, quale bene unico e insostituibile, e allo stesso tempo la tenacia dell’essere femminile, creatore di vita”. La scrittrice ha letto brani della sua opera accompagnata dalle note della chitarra di Leonardo Riccardi. E non è escluso che il giardino delle fate possa diventare un film da ambientare proprio nel cuore del Parco del Pollino, disponibilità è stata espressa dagli amministratori al tavolo della presidenza.