Circolo La Scaletta di Matera chiede di scongiurare l’abbattimento della Casa dello studente di via Lazazzera
“L’abbattimento dell’edificio progettato dall’architetto Vincenzo Baldoni per ospitare la casa dello studente dell’Unibas e successivamente utilizzato come sede dell’Università degli studi della Basilicata, è da scongiurare sia per il suo valore storico e architettonico sia per l’impatto ambientale e per i costi che quella operazione avrebbe”.
È quanto sostiene il presidente del Circolo La Scaletta, Franco Di Pede, che aggiunge: “Quell’immobile è una delle eredità di un professionista che ha lasciato un segno importante nella città. La sua riqualificazione permetterebbe a quell’edificio di restare un simbolo e nel contempo di ospitare funzioni rilevanti come quella a cui era stata destinata di sede decentrata del centro sperimentale di cinematografia o in alternativa come presidio legato alle attività di alta formazione universitaria che Matera dovrebbe avere l’ambizione di ospitare. La necessità di dare giusta collocazione e dignità al Comando del Corpo di Polizia Locale non dovrebbe comportare la cancellazione di un’architettura significativa che si pone in continuità rispetto a quelle del Comune e del Tribunale che sorgono in Via Aldo Moro”.
“La qualità professionali ed umane di Vincenzo Baldoni – sottolinea il vicepresidente del Circolo, architetto Paolo Emilio Stasi – sono state troppo a lungo dimenticate dalla città ed andrebbero riconosciute visto il contributo che Baldoni ha dato alla sua crescita culturale e sociale. L’edificio della Casa dello Studente di Via Lazzazzera potrebbe essere a lui intitolato per rendere indelebile il ricordo del suo legame con Matera che ha avuto il suo punto di massima espressione nel premio attribuito (1968) dall’Istituto nazionale di architettura (InArch) per il progetto dell’Istituto Agrario di contrada Rondinelle ma anche nel primo premio per la progettazione del Palazzo di città e del Tribunale. Altre tracce significative del suo lavoro sono i progetti della sede del Liceo Scientifico, dell’allestimento della Sala consiliare della Provincia e, sebbene rimasto inattuato, del completamento del Municipio di Matera”.