Circolo PD Matera, Gravela: “Al lavoro per un partito aperto e inclusivo”
Il documento diffuso da sedicenti iscritti ed ex iscritti al Partito Democratico di Matera in difesa del Sen. Chiurazzi, descritto come mite e incolpevole vittima di una denuncia per una chiara ispirazione ad una operazione elettoralistica che si è rivelata tanto negativa quanto improduttiva per chi l’ha promossa, è non solo oltraggioso, ma irricevibile. È la dimostrazione del persistere di un atteggiamento di irresponsabilità che si è nutrito e si nutre di evidenti faziosità. Si mira a cancellare ogni valutazione degli effetti che la spregiudicata e velleitaria iniziativa elettorale promossa, e comunque sostenuta dagli estensori del documento diffuso, ha prodotto sulla possibilità che lo schieramento del centro sinistra e il Pd, che rimane il primo partito della città, potessero concorrere al ballottaggio.
Una iniziativa motivata dall’argomento del mancato rinnovamento della direzione cittadina, quando era nota la determinazione di procedervi in tempi ravvicinati a prescindere dal risultato elettorale. Si cerca di buttarla in caciara o quando considerati i termini usati nel documento, si tenta di attivare la macchina del fango tipica dell’azione coordinata di un gruppo di pressione,
soprattutto attraverso i mass media, volta a delegittimare o ledere l’onore e la credibilità di persone “giudicate avversarie”, ovvero infamarne o screditarne l’immagine pubblica, allo scopo di intimidirle, punirle o condizionarle, influenzandone così il giudizio dell’opinione pubblica nei suoi confronti.
La verità è che si tenta di replicare ad una decisione di autotutela legittima e sacrosanta con un risibile tentativo di espellere la maggioranza degli aderenti e militanti che hanno votato PD a vantaggio di una minoranza che si è segnalata per un dissenso motivato da ambizioni spropositate e da fin troppo noti obiettivi di potere. E’ davvero stucchevole assistere a persone e personaggi che fino a quando hanno potuto beneficiare della loro presenza nel Partito Democratico hanno condiviso tutto salvo girare le spalle al Partito quando non hanno ricevuto benefici e prebende. Il Partito Democratico di Matera dopo la recente sconfitta elettorale e le conseguenti dimissioni del segretario Muscaridola ha avviato un profondo rinnovamento nei modi e nei metodi: il partito non può appartenere a coloro che vogliono usarlo solo per le proprie carriere. Immaginiamo un partito aperto a tutti, senza padroni e senza persone che intendono farne parte alle proprie condizioni.
Dunque non accettiamo lezioni e ne tantomeno appelleremo costoro con alcun aggettivo, ma non accettiamo l’idea di aver commesso una “lesa maestà”. Il futuro di un partito può esistere se tutti coloro che ne decidono di farne parte rispettano le
regole e le decisioni che lo stesso assume nelle forme previste. Pertanto il circolo Pd Matera ha già avviato momenti aperti di confronto e continuerà ad aprirsi al confronto, consapevole della nuova situazione amministrativa ripartendo con orgoglio dalla
discussione di temi importanti come il rilancio del brand Matera Capitale Europea della Cultura che, senza spiegazioni, sembra un lontano ricordo della nostra classe politica. Sarebbe perciò gravissimo se si immaginasse non solo di non censurare condotte chiaramente negative e distruttive nel voler fermare un nuovo gruppo dirigente che si sta profondamente
rinnovando e che guarda ad un congresso che segnerà il passaggio ad una nuova piena e garantita responsabilità.
Luigi Gravela – Coordinatore Circolo Pd di Matera