Cisl, Gambardella lascia dopo quattro anni
Dopo quattro anni Enrico Gambardella si appresta a lasciare la guida della Cisl. La decisione sarà ufficializzata venerdì prossimo, 18 giugno, durante il consiglio generale già convocato al Bouganville Hotel di Picerno (l’inizio dei lavori è fissato alle 9:30) per l’elezione contestuale del suo successore e della nuova segreteria regionale alla presenza del segretario generale nazionale Luigi Sbarra. Gambardella è in carica dal 2017 quando subentrò a Nino Falotico.
“Una decisione che rientra nell’ordinario avvicendamento dovuto alle norme statutarie – specifica Gambardella – che consentirà al nuovo gruppo dirigente di preparare con la necessaria tranquillità la prossima scadenza congressuale, slittata di quasi un anno proprio a causa del Covid-19. Una scelta che va nella direzione del rinnovamento e della rigenerazione nella continuità delle idee e dei valori che sono alla base del nostro modo di essere sindacato”.
Per Gambardella il bilancio del suo mandato è positivo: “Sono stati quattro anni di intenso lavoro sindacale in un contesto storico caratterizzato da cambiamenti epocali, non ultimo quello determinato dalla pandemia che in un anno e mezzo ha mutato in modo radicale i nostri stili di vita e il nostro modo di concepire le relazioni sociali. Se abbiamo retto all’onda d’urto della pandemia – osserva – è anche grazie alla funzione di argine democratico e sociale che ha saputo svolgere il sindacato”.
“Ora bisogna guardare avanti e proseguire nel lavoro di rinnovamento della classe dirigente avviato in questi anni dalla Cisl a tutti i livelli. Consegno a chi verrà dopo di me una organizzazione che ha consolidato la sua presenza nella società lucana come punto di riferimento del mondo del lavoro. Una Cisl di lotta e di proposta. Dentro una generale crisi delle istituzioni – continua il sindacalista – in questi anni il sindacalismo confederale è cresciuto in termini di iscritti ma soprattutto in protagonismo, svolgendo spesso una preziosa funzione di supplenza della politica. Lo testimoniano i tanti documenti e le molte proposte elaborate da Cgil Cisl Uil, non ultima quella che presentiamo proprio oggi agli attivi unitari”.
“Una decisione che rientra nell’ordinario avvicendamento dovuto alle norme statutarie – specifica Gambardella – che consentirà al nuovo gruppo dirigente di preparare con la necessaria tranquillità la prossima scadenza congressuale, slittata di quasi un anno proprio a causa del Covid-19. Una scelta che va nella direzione del rinnovamento e della rigenerazione nella continuità delle idee e dei valori che sono alla base del nostro modo di essere sindacato”.
Per Gambardella il bilancio del suo mandato è positivo: “Sono stati quattro anni di intenso lavoro sindacale in un contesto storico caratterizzato da cambiamenti epocali, non ultimo quello determinato dalla pandemia che in un anno e mezzo ha mutato in modo radicale i nostri stili di vita e il nostro modo di concepire le relazioni sociali. Se abbiamo retto all’onda d’urto della pandemia – osserva – è anche grazie alla funzione di argine democratico e sociale che ha saputo svolgere il sindacato”.
“Ora bisogna guardare avanti e proseguire nel lavoro di rinnovamento della classe dirigente avviato in questi anni dalla Cisl a tutti i livelli. Consegno a chi verrà dopo di me una organizzazione che ha consolidato la sua presenza nella società lucana come punto di riferimento del mondo del lavoro. Una Cisl di lotta e di proposta. Dentro una generale crisi delle istituzioni – continua il sindacalista – in questi anni il sindacalismo confederale è cresciuto in termini di iscritti ma soprattutto in protagonismo, svolgendo spesso una preziosa funzione di supplenza della politica. Lo testimoniano i tanti documenti e le molte proposte elaborate da Cgil Cisl Uil, non ultima quella che presentiamo proprio oggi agli attivi unitari”.
A Picerno sono attesi, oltre al leader nazionale Sbarra, il segretario generale della Fai Cisl nazionale, Onofrio Rota, e il presidente nazionale del patronato Inas Cisl, Gigi Petteni.