CISL Taranto, ripartire per affrontare le questioni più urgenti
La ripresa delle attività, dopo la pausa ferragostana, ci ripropone sia su scala nazionale che territoriale l’urgenza di ripartire affrontando, con l’impegno e la responsabilità di sempre, le questioni più urgenti. Sul piano nazionale è auspicabile che il Governo Letta prosegua il proprio lavoro, dedicandosi con più incisività ai problemi delle persone e delle imprese a partire da:
-la riforma del sistema fiscale nazionale;
-la lotta più incalzante e strutturata all’evasione fiscale;
-la lotta agli sprechi del sistema istituzionale per semplificare i livelli amministrativi e venire incontro alle esigenze di efficienza, di riorganizzazione dei servizi ai cittadini, di contenimento della spesa e di trasparenza delle procedure;
-la rivalutazione del potere di acquisto di salari e pensioni.
A livello territoriale, nei confronti della Regione Puglia, resta di fondamentale necessità il rifinanziamento degli ammortizzatori sociali per il restante anno 2013, come risposta urgente e vitale di sostegno al reddito di migliaia di lavoratori di Taranto Brindisi, oltreché affrontare compiutamente i temi della Sanità e delle Politiche sociali.
Le numerose vertenze che interessano il sistema economico ionico brindisino, a partire dalle criticità ambientali, dal sistema produttivo industriale, del commercio, dei servizi e dell’agroalimentare, impongono interventi urgenti e risolutivi se si vorranno rendere esigibili le prospettive di sviluppo e le speranze di futuro, che noi pensiamo debbano costruirsi anche mediante la elaborazione di un progetto di sistema ben articolato, in grado di generare occupazione aggiuntiva.
La Cisl di Taranto Brindisi intende ribadire che rilancerà con le proprie Federazioni di categoria un programma di lavoro che consideri preliminarmente gli assi attorno ai quali, da tempo, la stessa Cisl si muove e che sono:
– la difesa dei sistemi produttivi industriali, presenti nell’ampio territorio, rendendoli sempre più eco-compatibili;
– l’economia ambientale, mediante la realizzazione delle Bonifiche e l’ambientalizzazione dei siti industriali a partire dall’emergenza Ilva;
– l’economia del welfare – Piani Sociali di Zona e Pac – per dare risposte non solo in termini di assistenza ma anche di possibile nuova occupazione;
– agroalimentare e turismo, per sviluppare sinergie e potenziare, riorganizzandoli, i due settori;
– l’apertura dei cantieri per la realizzazione delle opere infrastrutturali già finanziate (per Taranto: 1° e 2° Programma viabilità; Interventi nel Comune capoluogo – per Brindisi: Interventi Amministrazione Comunale del capoluogo e Interventi Amministrazione Provinciale);
– l’avvio dei cantieri negli ambiti portuali per i quali:
• per Taranto è necessario rispettare il crono programma, così come sostiene anche il Presidente dell’Autorità Portuale Sergio Prete, con la corresponsabilità e la relativa attività istituzionale di tutti i soggetti interessati, per non vanificare questa importante occasione di sviluppo aggiuntivo per il territorio
• per Brindisi: consolidamento banchina ammiraglio Millo, disinquinamento seno di ponente, nuovo terminal passeggeri Costa Morena Ovest, completamento infrastrutturazione Costa Morena Est, interventi infrastrutturali per la security portuale, il tutto per circa 50 mln di euro. Sono, inoltre, di imminente cantierizzazione altri 20 mln di euro per il collegamento ferroviario tra Costa Morena Ovest e Costa Morena Est, con le connesse opere di viabilità.
-la salvaguardia del sistema Difesa, contro l’inaccettabile decisione dei vertici militari di marginalizzare il territorio e il sindacato dal processo di trasformazione del settore.
L’avvenuto ripristino del Tavolo interistituzionale per Taranto, conferma la nostra idea riguardo alla necessità di un intervento diretto e coordinato dei livelli istituzionali a partire da quello Centrale e, contestualmente, continuiamo a ribadire che analoga attenzione deve essere riservata per il territorio di Brindisi, con la istituzione di un Tavolo specifico, al fine di risolvere le criticità in modalità concertata e condivisa, a partire dalle questioni relative alle bonifiche, agli aspetti socio-sanitari ed ai miglioramenti tecnologici del sistema industriale.
In tale contesto riteniamo che i luoghi della proposta e della verifica sui temi dello sviluppo devono rimanere la Consulta per lo sviluppo sostenibile presso la Provincia di Taranto ed il Comitato Provinciale Economia e Lavoro/CPEL, insediato presso la Provincia di Brindisi.
Continuiamo ad essere convinti che uno sviluppo ecocompatibile per i nostri territori sia possibile ma molto dipenderà dalla capacità propositiva e costruttiva che ogni soggetto preposto sarà in grado di esercitare, nell’ottica di una diffusa corresponsabilità dalla quale non si può mai prescindere per la costruzione del bene comune.
Daniela Fumarola – Segretario Generale