Collaborazione tra regioni e stati mediterranei per prevenire la diffusione della Xylella
“La Regione Basilicata, pur essendo al momento indenne al problema del disseccamento rapido dell’olivo, è interessata ad essere parte attiva in eventuali gruppi di lavoro interregionali o internazionali che affrontino, dal punto di vista tecnico e scientifico, le problematiche relative alla Xylella fastidiosa, la temibile patologia che sta interessando gli olivi della vicina Puglia”. Lo ha dichiarato l’assessore regionale alle Politiche agricole, Luca Braia, che ha presieduto, nella sede della Regione a Matera, un incontro al quale hanno preso parte Didiier Ousset, responsabile del Consorzio Scientifico – Industriale francese Lubixyl, docenti e ricercatori del Dicem – Università di Basilicata, guidati da Cristos Xyloiannis, il dirigente dell’Ufficio fitosanitario regionale, Ermanno Pennacchio, ed altri funzionari del Dipartimento politiche agricole.
Ousset ha evidenziato che da quando la Xylella fastidiosa è presente anche in Francia, il tema del controllo e della lotta fitosanitaria è all’attenzione dell’opinione pubblica, del mondo scientifico e di quello politico. Ragione per cui, Ousset, che sta effettuando incontri nelle regioni olivicole del Sud Italia, sta proponendo il più ampio coinvolgimento dei soggetti pubblici e privati per dare vita ad una rete tra Italia e Francia, non escludendo il coinvolgimento degli altri Stati del mediterraneo, affinché l’Europa affronti con maggiore impegno e disponibilità finanziaria il problema. A tal proposito, ha evidenziato come non vi sia possibilità di confronto sul tema xylella tra Europa e Stati Uniti: mentre l’Unione Europea ha stanziato, una tantum, solo 7 milioni di euro, la California dove la patologia è presente su varie essenze da frutto, da tempo, stanzia 20 milioni di dollari all’anno, con una programmazione a 15 anni.
Nei loro interventi i proff. Xiloyannis e Dichio, dell’UniBas, hanno ipotizzato la necessità di affrontare la lotta all’organismo nocivo da quarantena con un approccio scientifico e tecnico interdisciplinare, mentre il dott. Pennacchio ha spiegato le attività messe in campo dall’Ufficio fitosanitario per monitorare le aree olivicole regionali (circa 8 mila ettari) mettendo in evidenza la conseguente necessità di disporre di adeguati fondi e di idoneo personale da impegnare per un più ampio e corretto monitoraggio e campionamento.
“Porrò, a breve, la questione al Vice Ministro Andrea Olivero – ha concluso l’assessore Luca Braia – chiedendogli di farsi carico di un diverso e più moderno approccio organizzativo. Sulle complesse problematiche connesse alla diffusione della xylella, occorre una maggiore collaborazione e integrazione tra le regioni olivicole italiane. La proposta del sig. Ousset potrebbe essere valorizzata anche in Basilicata, ora che il batterio ha superato la barriera fitosanitaria francese, per conseguire una maggiore collaborazione tra le nazioni dell’area del mediterraneo. E’ necessario chiedere all’Europa di fare di più sia dal punto di vista organizzativo che da quello finanziario”.