Colomba Mongiello: “Ceta colpisce nostro agroalimentare e discrimina produzioni d’eccellenza del sud”
“La ratifica del CETA nella versione attuale infliggerebbe un duro colpo all’agroalimentare made in Italy; il Parlamento farebbe bene ad ascoltare chi ha sollevato dubbi in materia e approfondire un tema così complesso”. Così Colomba Mongiello, deputata PD, intervenendo all’assemblea di Fronte Democratico in corso a Roma.
“In linea teorica, le trattative tra Unione Europea e Canada per proteggere da imitazioni e usurpazioni i prodotti made in Italy puntano a determinare vantaggi commerciali reciproci, anche grazie alla crescita della domanda di prodotti di alta qualità, l’obiettivo però viene immediatamente contraddetto dal testo dell’accordo che prevede la tutela di 69 DOP e IGP sulle 367 registrate in Italia.
Ancora più penalizzante l’effetto per il Sud Italia; sono infatti solo 5 i prodotti certificati inseriti nell’accordo bilaterale: 3 siciliani, 1 per la Campania e 1 per la Puglia, nessuno per Basilicata e Calabria. Ratificare il testo nell’attuale forma trasformerebbe un’opportunità di sviluppo e di commercio in una penalizzante discriminazione tra prodotti e aree produttive, tra Nord e Sud Italia, che il nostro paese non può permettere perché andrebbe ad aggravare le difficoltà già affrontate quotidianamente da chi continua ad investire risorse nelle produzioni di qualità. Governo e Parlamento hanno il dovere di intervenire per tutelare il nostro patrimonio da contraffattori e imitatori. Ma hanno il dovere di farlo promuovendo scambi commerciali fondati sulla qualità e la salubrità delle merci e non sulle aree geografiche di provenienza dei prodotti”.