Comitato «Lapuglianonsiavvelena» chiede agli assessori regionali Maraschio e Pentassuglia un incontro urgente sul prossimo “Piano di Azione Xylella”
Oltre 50 fra associazioni di categoria soprattutto apicoltori, consumatori, ambientalisti e enti parco, promotori del comitato «Lapuglianonsiavvelena» hanno chiesto agli assessori regionali Anna Grazia Maraschio (Ambiente) e Donato Pentassuglia (Agricoltura) un incontro urgente sul prossimo «Piano di Azione Xylella».
La Regione infatti si appresta a varare un nuovo piano per tentare di fermare l’avanzata della Xylella. Un piano che, come i precedenti, punta su un impiego massiccio di pesticidi ignorando il fatto che, dopo ormai quasi otto anni, non c’è stato alcun miglioramento e tutte le ricerche e le conoscenze messe a disposizione sul batterio, sulla reazione delle piante, su interventi alternativi, non sono stati presi in considerazione.
Con il «Piano di Azione di contrasto alla diffusione della Xylella», presentato dal Servizio Fitosanitario Regionale alle parti sociali il giorno 11 Marzo 2-21, la Regione Puglia vorrebbe imporre sul territorio pugliese interventi obbligatori basati su un massiccio ricorso agli insetticidi. Una scelta in contrasto con la Nuova strategia europea della Biodiversità.
I quattro insetticidi da usare sarebbero: Deltametrina, Acetamiprid, Fosmet e Spinetoram, tutti ad ampio spettro. Questi insetticidi, sono velenosi per il suolo, le acque, le piante, gli animali e la salute pubblica.
Risulta inoltre del tutto irresponsabile la raccomandazione di «effettuare i trattamenti durante le prime ore del mattino», perché è proprio questa l’ora in cui escono le api e la maggior parte degli altri insetti. Gli insetticidi in questione hanno un’azione subletale/letale e di accumulo nelle catene alimentari.
Oltre all’ambiente, il Piano danneggerebbe le piccole aziende agricole, le imprese biodinamiche, l’intero comparto apistico, tutta la catena delle aziende biologiche e tutte le imprese del settore agro-alimentare bio, nonché le masserie didattiche, le tante imprese enogastronomiche, agri-turistiche e turistiche che vivono con l’offerta dell’alta qualità.
I soggetti promotori del comitato «Lapuglianonsiavvelena» hanno chiesto ai due assessori:
- di evitare l’ulteriore degrado del nostro territorio, secondo gli obiettivi e le azioni previste: a) dalla Nuova strategia europea della Biodiversità; b) dalla specifica linea del Green Deal dedicata «all’agricoltura verde dal produttore al consumatore», cioè «Misure anche a livelli legislativo per ridurre significativamente l’uso di pesticidi chimici e i rischi connessi, nonché l’uso di fertilizzanti e antibiotici».
- di investire correttamente le centinaia di milioni di euro messi a disposizione dall’Ue per incentivare le buone pratiche, trasformando gradualmente la Puglia in una regione ad agricoltura sostenibile e senza veleni;
- di garantire la massima tutela del paesaggio, della salute dei Pugliesi e un sostegno prioritario alle piccole aziende che difendono la biodiversità e la qualità delle produzioni.
Il Comitato “La Puglia non si avvelena” ha lanciato sul tema una raccolta firme sulla piattaforma Change.org all’indirizzo https://www.change.org/lapuglianonsiavvelena