Comparto sanità all’attenzione del goberno regionale di Basilicata
“In questi giorni vige, in Basilicata, un acceso dibattito sul tema della Sanità. L’Assessore Rocco Leone ha avviato una nuova programmazione regionale che punta a rileggere, in chiave performativa, l’intero comparto, e che nello specifico punta a mettere l’ospedale Madonna delle Grazie di Matera “nella condizione di valorizzare le eccellenze che operano nel presidio”. Il territorio ha bisogno di veder finalmente valorizzato un presidio ospedaliero che, oggi, deve puntare a diventare un vero punto di riferimento e di eccellenza”. Queste le parole con cui il Consigliere Regionale Vincenzo Acito commenta la vicenda Sanità in Basilicata e, in particolare, rispetto al tema della gestione del nosocomio materano.
“L’alto
indice di migrazione sanitaria ed una spesa pubblica sproporzionata
rispetto ai risultati raggiunti, raccontano di una sistema sanitario
regionale inefficiente, che va ora assolutamente razionalizzato, e
questo compito difficilissimo spetta all’Assessore Leone, che se ne è
fatto carico immediatamente, attirando sul suo operato gli attacchi di
chi, negli anni passati, nulla ha fatto per invertire la tendenza di un
sistema sanitario allo sbando” Continua Acito “E’ al vaglio un nuovo
Piano Regionale della Salute e dei Servizi alla Persona, che parte da un
attento e capillare lavoro di razionalizzazione di risorse e
competenze, e che dovrà necessariamente tener conto delle esigenze e
della salute dei cittadini. Il Documento sarà il frutto di un lavoro
aperto di analisi e confronto, all’interno del Consiglio Regionale, ma
anche di dialogo con le forze sociali, sindacali e professionali e con
tutti i territori, per definire i contenuti specifici delle azioni
corrette e mirate da intraprendere.
Il nuovo piano sanitario potrà eventualmente essere valutato solo a
fronte di una sua forma definitiva, e sarà sicuramente, anche allora,
oggetto di eventuali emendamenti che possano venire da un confronto
pubblico. Ogni altro tipo di valutazione che si basa sul “processo alle
intenzioni”, assume il netto contorno della demagogia e della
strumentalizzazione politica, specie se i censori sono gli stessi
responsabili, direttamente o come componenti della classe politica
dominante negli ultimi 25 anni, che hanno provocato le macerie in cui si
trova il sistema Basilicata, non solo sotto il profilo sanitario”.