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Comune di Bari e Federazione Antiracket si costituiscono parte civile nel processo su estorsioni nel quartiere Carrassi

Il Comune di Bari e la Federazione antiracket italiana si sono costituiti parte civile nel processo in corso a Bari su presunte estorsioni subite dai commercianti del quartiere Carrassi da parte di 6 esponenti del clan Diomede, fra i quali il boss Franco Diomede. Nel processo, che si sta celebrando con il rito abbreviato dinanzi al gup del Tribunale di Bari, si sono costituiti parte civile anche 7 commercianti vittime delle estorsioni. Per i sei imputati, che rispondono di 17 episodi, tra estorsioni tentate e consumate con l’aggravante del metodo mafioso, tutti commessi fra il 2013 e il 2015, il pm Carmelo Rizzo ha chiesto oggi condanne a pene comprese fra i 14 anni di reclusione (per il capo clan Franco Diomede) e i 3 anni per gli affiliati a cui si contesta un solo episodio estorsivo.
In aula c’erano il sindaco di Bari Antonio Decaro, il presidente della Fai Tano Grasso, e il Commissario straordinario del Governo per il coordinamento delle iniziative antiracket e antiusura Domenico Cuttaia.

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