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Il comune di Gallipoli decreta la chiusura del lido Zen

Stretta del Comune di Gallipoli sui lidi: dopo il Samsara, la ‘mannaia’ ora si abbatte anche sul lido Zen, sempre alla Baia Verde. Un provvedimento annunciato, una determina che decreta la revoca della concessione balneare al lido Zen per gli stessi motivi contestati lo scorso novembre al Samsara, ovvero “l’uso difforme del suolo demaniale marittimo”.
La determina, così come avvenuto per il Samsara, stabilisce la decadenza della concessione demaniale marittima per il lido, uno dei più noti di Baia Verde, a causa del “mutamento sostanziale non autorizzato dello scopo per il quale è stata assentita la concessione e per inadempienza degli obblighi derivanti dalla stessa e di quelli imposti dall’Ordinanza Balneare della Regione Puglia”. Anche in questo caso, ci sono 60 giorni di tempo per smontare il lido, e quindi il termine ultimo cade ad aprile. Una determina lunga nove pagine chiarisce passo per passo come si è arrivati alla revoca della concessione: si parte da un accertamento della Capitaneria di Porto che il 5 agosto scorso si era recata allo Zen per un controllo elevando poi un verbale di circa mille euro. Motivazione: “Uso difforme del suolo demaniale marittimo, atteso che ila concessione demaniale marittima adibita a posa di ombrelloni e sdraio in realtà era utilizzata quale area ad uso discoteca come da rilievi fotografici effettuati all’atto dell’accertamento con la presenza di numerose persone intente a ballare”. Secondo la Capitaneria sarebbero stati violati l’articolo 36 del Codice della Navigazione e l’articolo 24 del Regolamento d’esecuzione del Codice della Navigazione. Non solo, violate anche le norme riportate all’articolo 3 (lettere m, s e t) dell’Ordinanza balneare della Regione del 2 maggio 2017.

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