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Il comune di Melfi stanzia contributi per la rimozione dell’amianto

Il comune di Melfi ha deciso di concedere contributi a fondo perduto per rimuovere l’amianto, fino al massimo del 100% della spesa, in rapporto alla condizione ISEE. “C’è tempo fino al 31 ottobre per combattere la presenza dell’amianto sul territorio cittadino ma poichè serve un minimo di attività progettuale, con l’ausilio di tecnici abilitati, non c’è più tempo da perdere”, si legge nella nota.
Per il sindaco Livio Valvano “rimuovere l’amianto dall’abitato è interesse dell’intera comunità. E’ un’importante azione di prevenzione a tutela della salute. E’ un investimento di grande responsabilità che guarda all’intera comunità poiché tutelare l’ambiente significa in primis farsi carico del dovere di consegnare alle future generazioni un ecosistema ecologicamente pulito”.
Possono richiedere il contributo i cittadini privati e le Imprese (artigianali, commerciali, agricole e di servizi). Saranno ammessi a contributo sia i costi per la rimozione e lo smaltimento dell’amianto sia le spese necessarie ad eseguire interventi edili di ripristino delle parti rimosse, sui fabbricati adibiti a civile abitazione e loro pertinenze, nonché da fabbricati connessi a fondi agricoli, fabbricati artigianali, direzionali, commerciali e di servizi.
Le richieste dovranno essere presentate all’Area Infrastrutture, Mobilità e Ambiente del Comune di Melfi, utilizzando l’apposito fac simile allegato al bando pubblicato sul sito istituzionale www.comunemelfi.it. Il richiedente potrà presentare domanda di contributo per un massimo di un solo intervento; non possono beneficiare del contributo coloro che lo hanno già ottenuto nell’anno 2014 da parte del Comune o da altri Enti. Il contributo riconosciuto dal Comune di Melfi è compatibile solamente con le agevolazioni fiscali in materia di imposte sui redditi. Unitamente alla domanda dovrà essere allegato il preventivo di spesa relativo a tutti gli interventi da eseguire, compreso il preventivo per la sola spesa di smaltimento dell’amianto redatto da una ditta autorizzata a norma di legge.
Il contributo sarà commisurato, per i privati, alle spese necessarie alla rimozione dell’amianto (nelle percentuali sotto indicate in rapporto all’indicatore ISEE) e all’esecuzione degli interventi di sostituzione degli elementi edilizi rimossi. Il costo dell’intervento complessivo, su cui sarà calcolato il contributo, non potrà in ogni caso superare il valore massimo di euro 4.000,00 (quattromila euro), IVA compresa, tenendo presente che sono ammesse anche le spese tecniche di progettazione in misura non superiore al 5% della spesa complessiva. Ai fini del calcolo del contributo, le spese per gli interventi edilizi sostitutivi e accessori non potranno superare il 49% della spesa complessiva.
In rapporto all’indicatore ISEE, il contributo sarà riconosciuto nella misura di seguito indicata:
1. Valore ISEE non superiore a 10.000,00 (diecimila euro): contributo 100%;
2. Valore ISEE da 10.001,00 fino a 20.000,00 (ventimila euro): contributo 80%
3. Valore ISEE da 20.001,00 fino a 30.000,00 (trentamila euro): contributo 70%
4. Valore ISEE superiore a 30.000,00 (trentamila euro): contributo 50%.
Il contributo, invece per le imprese, sarà pari al 75% (IVA ESCLUSA) delle spese complessive sostenute. Tra le spese ammissibili, oltre allo smaltimento dell’amianto, si terrà conto delle spese tecniche di progettazione e le spese di esecuzione (entro il limite massimo del 5% della spesa complessiva) e dei costi per la sostituzione degli elementi edilizi rimossi (tetto, camino, pareti etc..) e comunque fino ad un massimo complessivo di € 8.000,00 (Euro ottomila/00). Ai fini del calcolo del contributo, le spese per gli interventi edilizi sostitutivi e accessori non potranno superare il 49% della spesa complessiva. La liquidazione dei contributi avverrà fino ad esaurimenti delle risorse, nei limiti dello stanziamento di bilancio, suddiviso in due graduatorie come segue:
a) Il 60% (sessanta per cento) sarà riservato ai cittadini privati;
b) Il 40% (quaranta per cento) alle imprese.
Per la rimozione dell’amianto dovranno essere richieste le relative autorizzazioni sanitarie ed edilizie (quest’ultima entro 30 giorni, dalla data di ricezione della nota di ammissione al contributo). I lavori di smaltimento amianto, dovranno essere eseguiti entro 120 gg. dal rilascio della suddetta autorizzazione. Il contributo sarà liquidato dall’ufficio competente solo dopo l’avvenuta esecuzione dello smaltimento. D’ufficio saranno disposti controlli presso le autorità competente, per la verifica delle dichiarazioni ISEE presentate.

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