Comunicato della Femca Cisl, Filctem Cgil e Uiltec Uil sullo stato delle relazioni industriali con Total nell’ambito del progetto Tempa Rossa
I lavoratori di Total E&P Italia che lavorano presso il centro olio di Tempa Rossa denunciano i disagi che affrontano ogni giorno per raggiungere il posto di lavoro, a circa 1.100 metri di altitudine e distante più di 5 km dal più vicino centro abitato senza ricevere il ristoro economico previsto dal CCNL per il disagio subito. Ogni giorno questi lavoratori partono circa un’ora prima rispetto all’orario previsto dal contratto utilizzando navette messe a disposizione dall’azienda per fini di sicurezza a Corleto Perticara. Ma l’azienda non considera che c’è del personale che vive in altri comuni della Basilicata ed è di fatto impossibilitato ad usufruire del servizio. Inoltre, altro personale dislocato presso il centro di carico del gpl deve raggiungere il posto di lavoro senza che gli venga data la possibilità di usufruire di alcun mezzo. Questo disagio quantificabile in circa un’ora della propria vita che si aggiunge al tempo di viaggio necessario per raggiungere Corleto Perticara, la Total non intende in alcun modo riconoscerlo ne tantomeno indennizzato.
Ai lavoratori, inoltre, viene richiesto che ad ogni inizio turno siano già vestiti con i dpi e operativi all’interno del cantiere, non pensando che gli spogliatoi consegnati in data odierna, dopo circa un anno dalla richiesta da parte dei sindacati, sono distanti circa 400 metri dal punto di ritrovo per effettuare i cambi turni e i passaggi di consegna. Fino a qualche giorno fa gli operai dovevano cambiarsi e vestirsi nelle proprie case o auto e raggiungere l’area di lavoro a piedi esponendosi alle condizioni meteo, impossibilitati a raggiungere la postazione con un veicolo.
L’azienda dopo varie richieste da parte delle sigle sindacali per il lavaggio degli indumenti di lavoro DPI è arrivata a rispondere che per il 20 agosto sarà disponibile una lavanderia presso Corleto Perticara, dove ogni dipendente potrà consegnare di persona,trasportandoli con il proprio veicolo i DPI in dodazione e ritirarli a lavaggio avvenuto, senza mettere in conto i rischi connessi a possibili intossicazioni e/o contaminazioni e sottovalutando aspetti legati allo smaltimento dei reflui del lavaggio degli stessi DPI, trattandosi di potenziali rifiuti speciali. Altra questione è quella della squadra d’emergenza, con personale incaricato ad intervenire senza avere indumenti disponibili. Infine, rivendichiamo un riconoscimento economico ai lavoratori che nei precedenti 5-7 anni hanno contribuito a costruire e avviare le apparecchiature del centro olio.