Comunicato Fials Don Uva
Le segreterie territoriali della Fials e della Fsi esprimono “forti perplessità in seguito ad alcune notizie ventilate a mezzo stampa” secondo le quali il Direttore Generale dell’Arpab di Basilicata “sembrerebbe essere a conoscenza di presunte indiscrezioni sull’esito negativo del ricorso proposto dai dipendenti dell’Agenzia Regionale contro il passaggio di oltre trenta dipendenti del Consorzio Agrobios nei ruoli dell’Arpab stessa”. A sostenerlo in una nota congiunta il segretario territoriale della Fials,.Costanzo ed il segretario territoriale della Fsi, Mecca.
Sia la FIALS sia la FSI “nel ricorso sono intervenute ad adiuvandum dei lavoratori dell’ARPAB con la convinzione della assoluta infondatezza delle affermazioni rese dal Direttore Generale Ing. Vita, che non fanno altro che gettare oscure ombre sul Tribunale Amministrativo Regionale della Basilicata.
I dipendenti dell’ARPAB, la Fials e la Fsi, pertanto, fanno massimo affidamento ed attendono fiduciosi la pubblicazione della sentenza.
“Il trasferimento del personale Agrobios – si legge nella nota della Fials e della Fsi – mediante cessione di ramo di azienda sembrerebbe essere avvenuto in palese violazione di ben quattro articoli della Costituzione Italiana, precisamente gli artt. 3, 51, 97 e 117 Cost. In pratica con la sostanziale violazione del divieto di assunzioni nelle pubbliche amministrazioni, in assenza di pubblico concorso, sembrerebbe essere stato deliberato in applicazione di una norma regionale (art. 27 della L.R. n.17/2011) evidentemente anticostituzionale. Pertanto con il predetto ricorso si è chiesto al TAR di Basilicata la trasmissione del fascicolo alla Corte Costituzionale per la declaratoria di illegittimità della stessa legge regionale”.