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Comunicato stampa di Aitr, Associazione italiana turismo responsabile

LampedusaAITR, Associazione Italiana Turismo Responsabile, che nei mesi scorsi ha organizzato l’evento “Lampedusa, piacere di conoscerci” come atto di vicinanza e di amicizia verso la popolazione di un’isola che da sola, e ormai da anni, deve affrontare continue situazioni di emergenza impegnandosi in generose azioni di solidarietà, esprime il proprio dolore per la tragedia dei giorni scorsi e avanza una proposta. AITR ritiene che, nell’attesa del necessario impegno dell’Unione Europea, dell’avvio di azioni politiche ed economiche di sostegno nei paesi africani, che produrranno risultati positivi forse fra anni e decenni, l’Italia debba compiere degli atti concreti e coraggiosi, anche se tali atti potranno risultare impopolari e comportare qualche sacrificio e forse anche qualche incomprensione con altri stati europei. L’Italia deve abolire subito la legge Bossi Fini e deve spingersi oltre. Deve andare a prendere i profughi e i migranti sulle coste nordafricane, là dove in condizioni disumane aspettano di essere imbarcati.

Mandare delle navi, accoglierli a bordo, condurli nel continente, assisterli, aiutarli a raggiungere i luoghi dove desiderano recarsi, in Italia o in altri paesi. Attraverseranno il mare in totale sicurezza e saranno sottratti ai criminali che oggi governano questo traffico vergognoso, incontreranno l’accoglienza e la solidarietà che spettano a chi ha già sofferto troppo. La ricca Europa è in grado di farsi carico di questa scelta, che comporta ben modesti costi economici rispetto all’immensità dei costi umani. Poi, passata l’emergenza, si potrà passare ad azioni politiche più meditate e profonde, capaci di rimuovere le cause, di risolvere i problemi, di produrre risultati stabili nel tempo.  Ma dopo.

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