Comunicato stampa PD Massafra su Statale Appia
L’On. Vianello arriva in ritardo di almeno 11 anni nell’atavico dibattito sulla viabilità della Statale 7 Appia relativamente al tratto di attraversamento nel Comune di Massafra. Oggi si dovrebbe intervenire anche a livello centrale per deviare tutto il traffico dei mezzi pesanti dall’uscita autostradale di Massafra verso lo svincolo ad alto scorrimento della 106dir.
Era luglio 2009 e l’allora segretario cittadino del Pd Vito Miccolis denunciava pubblicamente la perdita di 3 milioni di euro, destinati dalla Regione Puglia, per la realizzazione del progetto Anas di una strada alternativa ad alto scorrimento che bypassasse il tratto cittadino dell’Appia.
Finanziamenti persi perché non si fecero gli espropri.
La questione viabilità e messa in sicurezza dell’Appia è un dibattito che impegna la politica e la pubblica amministrazione da decenni.
Ultima tappa fu proprio quella del 2009 quando l’allora amministrazione comunale propose una soluzione alternativa alla progettazione Anas: messa in sicurezza del tratto esistente con l’eliminazione degli impianti semaforici e la realizzazione di 5 rotatorie.
Dopo un intenso dibattito pubblico, dentro e fuori il Consiglio Comunale, l’amministrazione locale, in quel momento, fece una scelta.
Di lì a breve la Regione Puglia avrebbe finanziato la realizzazione di queste rotatorie.
Nel frattempo veniva completato il tratto della Statale 106dir che avrebbe decongestionato il traffico collegando l’uscita autostradale di Massafra alla Statale 106 Taranto – Reggio Calabria.
Da quel momento, di certo, la situazione è notevolmente migliorata, ma sappiamo bene che il problema non è ancora completamente risolto.
Di sicuro non aiuta tornare indietro ad un dibattito che ha diviso la nostra città.
Magari, ad esempio, si potrebbe intervenire a livello governativo per deviare tutto il traffico dei mezzi pesanti dall’uscita autostradale di Massafra verso lo svincolo ad alto scorrimento della 106dir.
Sarebbe un enorme passo in avanti.
Infine suggeriamo all’On. Vianello che, invece di preoccuparsi del tempo che impiega per raggiungere Taranto di ritorno da Roma e sprecare tempo in dibattiti utili solo a speculazioni politiche in vista delle prossime regionali, dovrebbe intraprendere iniziative parlamentari serie in difesa del suo territorio, per lo sviluppo alternativo dello stesso, che vada oltre la grande industria e la monocultura dell’acciaio, per dare una svolta sociale ad un territorio ormai allo stremo.
Era luglio 2009 e l’allora segretario cittadino del Pd Vito Miccolis denunciava pubblicamente la perdita di 3 milioni di euro, destinati dalla Regione Puglia, per la realizzazione del progetto Anas di una strada alternativa ad alto scorrimento che bypassasse il tratto cittadino dell’Appia.
Finanziamenti persi perché non si fecero gli espropri.
La questione viabilità e messa in sicurezza dell’Appia è un dibattito che impegna la politica e la pubblica amministrazione da decenni.
Ultima tappa fu proprio quella del 2009 quando l’allora amministrazione comunale propose una soluzione alternativa alla progettazione Anas: messa in sicurezza del tratto esistente con l’eliminazione degli impianti semaforici e la realizzazione di 5 rotatorie.
Dopo un intenso dibattito pubblico, dentro e fuori il Consiglio Comunale, l’amministrazione locale, in quel momento, fece una scelta.
Di lì a breve la Regione Puglia avrebbe finanziato la realizzazione di queste rotatorie.
Nel frattempo veniva completato il tratto della Statale 106dir che avrebbe decongestionato il traffico collegando l’uscita autostradale di Massafra alla Statale 106 Taranto – Reggio Calabria.
Da quel momento, di certo, la situazione è notevolmente migliorata, ma sappiamo bene che il problema non è ancora completamente risolto.
Di sicuro non aiuta tornare indietro ad un dibattito che ha diviso la nostra città.
Magari, ad esempio, si potrebbe intervenire a livello governativo per deviare tutto il traffico dei mezzi pesanti dall’uscita autostradale di Massafra verso lo svincolo ad alto scorrimento della 106dir.
Sarebbe un enorme passo in avanti.
Infine suggeriamo all’On. Vianello che, invece di preoccuparsi del tempo che impiega per raggiungere Taranto di ritorno da Roma e sprecare tempo in dibattiti utili solo a speculazioni politiche in vista delle prossime regionali, dovrebbe intraprendere iniziative parlamentari serie in difesa del suo territorio, per lo sviluppo alternativo dello stesso, che vada oltre la grande industria e la monocultura dell’acciaio, per dare una svolta sociale ad un territorio ormai allo stremo.
Per il PD Massafra
Domenico Lasigna