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Con il G20 tenutosi a Matera l’Africa torna al centro dell’agenda politica internazionale

Diversi anni fa avevamo costruito relazioni sotto l’egida dell’UNOPS – United Nations Office for Project Services – con la Città libica di Derna ancor prima della caduta del regime di Mu’Hammar Gheddafi perché eravamo fermamente convinti di due cose: da un lato delle straordinarie potenzialità dei Paesi africani e della Libia in particolare e dall’altro del fatto che solo con il dialogo e la collaborazione su aspetti importanti della vita degli abitanti dei rispettivi territori è possibile costruire una pace duratura foriera di sviluppo e benessere per tutti gli attori coinvolti.
Questo è quanto afferma Leo Montemurro Presidente dell’Agenzia Lucana per lo Sviluppo e la Cooperazione Internazionale, ente strumentale della Cna Matera , per quanto concerne lo sviluppo in particolare delle piccole imprese artigiane in una dimensione internazionale. La cooperazione con i rappresentanti della città libica di Derna vertevano principalmente sulle tecniche di recupero del centro storico della Città, assai simile ai Sassi di Matera, e sullo scambio di esperienze attivabile tra gli artigiani materani fautori della maggioranza dei lavori di recupero degli antichi Rioni materani e le maestranze libiche impegnate nel comparto edile della riqualificazione e
risanamento conservativo.
Oggi alla luce della conferenza internazionale tenutasi a Matera e della “Carta di Matera” sono tutti temi da riprendere assolutamente atteso che così come ribadito nessuno deve essere lasciato indietro in questa delicata fase di ricostruzione degli equilibri mondiali devastati dalla pandemia da Covid-19. Quindi non solo aiuti alimentare ma anche azioni per mettere le persone in condizione di raggiungere l’autosufficienza alimentare attraverso il lavoro e lo sviluppo. Sarà presentato nei prossimi giorni, conclude Montemurro, il programma delle prossime iniziative tese a rilanciare l’operatività dell’Agenzia Lucana per lo Sviluppo e la Cooperazione Internazionale.

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