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Conclusa la nona edizione del Women’s Fiction Festival

“Sono onorata di ricevere questo premio e mi dispiace non poter essere con voi a questo straordinario festival. Ma la recente scomparsa di mio padre mi ha obbligata a restare Londra. Quando gli ho comunicato che Matera mi aveva premiata, prima che morisse mi ha fatto un grande sorriso che porterò con sempre nel mio cuore per tutta la vita”. Con queste commoventi parole Amy Bratley, l’autrice del fortunato romanzo “Amore, zucchero e cannella”, un best seller da centinaia di migliaia di copie vendute in tutto il mondo, ha voluto salutare il Women’s Fiction Festival e il numerosissimo pubblico che ieri sera ha affollato la casa cava per partecipare alla cerimonia di premiazione della “Baccante 2012”, il gioiello in oro realizzato dal laboratorio orafo “Materia” e ogni anno consegnato da Harlequin Mondadori a un’autrice che ha contribuito a diffondere la letteratura femminile in Italia e nel mondo.

A presentare la serata una spumeggiante Alessandra Casella, ormai diventata madrina della manifestazione, che ha accolto con un briciolo di commozione la proposta del sindaco di Matera, Salvatore Adduce, di assegnarle la cittadinanza onoraria in occasione della decima edizione, quella del 2013. “Questo festival – ha rimarcato Adduce – rappresenta un evento che vogliamo ulteriormente rafforzare perché si sposa perfettamente con la candidatura di Matera a capitale europea della cultura nel 2019 non solo per la qualità degli eventi e per il congresso internazionale, ma anche perché fa della produzione e della formazione culturale sul territorio una priorità”.

D’altronde i numeri di questa nona edizione la dicono lunga sull’importanza dell’evento che quest’anno ha raggiunto numeri da record: circa 43 incontri in tre giorni, un centinaio di ospiti provenienti da ogni parte del mondo, una ventina di rappresentanti delle più importanti case editrici italiane e straniere, circa 250 appuntamenti fra agenti letterari e scrittori.

Numeri accolti con grande soddisfazione da Alessandra Bazardi, direttore generale di Harlequin Mondadori, uno dei maggiori sponsor della manifestazione insieme alla Fondazione Carical e al Comune di Matera, che non ha risparmiato complimenti a Amy Bratley e, in particolare, all’editore che l’ha pubblicata, Newton Compton. A ritirare il gioiello Chiara Ferrari, editor della casa editrice.

Ma la cerimonia di premiazione si è caratterizzata anche per alcune proposte artistiche, a partire dal concerto, organizzato in collaborazione con l’Onyx Jazz Club, delle Penny Ladies, un quartetto di donne che ha proposto brani dei Beatles, per arrivare alla straordinaria performance degli attori Carlo De Ruggieri e Valerio Aprea che hanno magnificamente interpretato l’esilarante testo “Gola” di Mattia Torre, in linea con il tema di questa edizione “Leggo di gusto”, il rapporto fra cibo e letteratura.

“Una edizione – afferma Elizabeth Jennings – che si è caratterizzata non solo per i grandi numeri di ospiti e partecipanti, ma anche per la qualità delle proposte, dei seminari, dei relatori al congresso internazionale. Da giovedì a domenica abbiamo affrontato diversi temi, approfondendo, in particolare, quello relativo all’editoria digitale. A Matera, nel nostro festival non solo sono nati scrittori ormai diventati best seller, ma è stata inaugurata una casa editrice digitale, Emma Books, che sta già riscuotendo un grande successo di pubblico”.

Ma quello che sta caratterizzando sempre di più il Wff è il tema dell’universo femminile nelle sue più diverse declinazioni, dal romanzo erotico a quello storico fino ad arrivare alla saggistica sul ruolo della donna nella società contemporanea.

Grande partecipazione di pubblico, stamane, al vivace dibattito svoltosi nella mediateca provinciale per presentare il libro di Marina  Terragni “Un gioco da ragazze” nel quale si affronta il rapporto tra politica, potere e universo femminile.

Un incontro moderato in modo brillante dal giornalista di Repubblica, Filippo Ceccarelli. “E’ un libro che affronta in modo profondo lo sgretolamento dell’edificio patriarcale che è stato costruito da migliaia di anni. Oggi – ha detto Ceccarelli – dobbiamo necessariamente fare i conti con questo processo rimettendoci tutti in discussione. Non è facile in un contesto in cui la rappresentazione è andata a colmare il vuoto di rappresentanza”.

All’iniziativa hanno partecipato, fra gli altri, Stefania Draicchio, della Consigliera delle Pari opportunità della Provincia di Matera, Catia Caponero, di Città plurale, e l’assessore regionale alla Cultura, Vincenzo Viti.

“Se il mondo è così malato – ha detto Terragni rivolgendosi all’universo maschile – è perché avete voluto decidere tutto da soli”. Ma dall’incontro è emerso uno spirito di fiducia. “Credo – ha concluso Terragni – che qualcosa di positivo potrà arrivare nell’immediato futuro”.

“Questa edizione – afferma Mariateresa Cascino – si è caratterizzata anche per un positivo impatto mediatico a livello locale, nazionale ed internazionale. E’ il segnale di un crescente interesse che il festival sta riscuotendo. Ormai le più importanti case editrici nazionali fanno a gara per venire al women’s fiction festival e questo non può che inorgoglirci. Sono infine sempre più numerose le autrici che vogliono venire a Matera per fermarsi qualche tempo e lasciarsi ispirare dalla nostra magica città. Questa è una nuova direzione che il festival intende intraprendere sapendo di poter dare un sostanziale contributo alla candidatura di Matera a capitale europea della cultura nel 2019”.

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