Conclusa la study visit degli operatori economici dei Comuni del Gal Sud Est Barese in Umbria
La costante ricerca della qualità, l’esaltazione della specificità, la promozione in Italia e all’estero, la diffusione della conoscenza del territorio e dei prodotti, l’aggregazione fra aziende che pur rimanendo distinte collaborano per un obiettivo comune. Sono questi gli elementi che contribuiscono al successo delle reti d’impresa, come è emerso dalla study visit “Marketing e promozione di prodotto mediante le reti” organizzata dal Gruppo di Azione Locale Sud Est Barese in Umbria, nella zona di Montefalco, Bevagna, Giano dell’Umbria, Gualdo Cattaneo e Castel Ritaldi nella provincia di Perugia.
Grazie all’iniziativa del Gal Seb per tre giorni 45 operatori turistici e culturali provenienti da Acquaviva delle Fonti, Casamassima, Conversano, Mola di Bari, Noicattaro e Rutigliano, hanno potuto studiare e confrontarsi sulla realtà del Consorzio Tutela Vini Montefalco, che riunisce e coordina 217 soci, di cui 74 cantine. Il viaggio, al pari di quello tenutosi dal 16 al 18 maggio nelle Marche per conoscere, ad altri 45 operatori, le buone pratiche messe in atto dal Distretto Culturale Evoluto (Dce) della Provincia di Fermo, fa parte di un’articolata strategia che il Gal sta mettendo in atto con l’obiettivo di creare una rete fra gli operatori del Sud Est barese, grazie ai fondi previsti dalla misura 331 azione 2 ‘informazione’ del Psr Puglia 2007-2013.
“Abbiamo visitato un territorio che ha saputo valorizzare le risorse endogene creando un modello di sviluppo in cui le imprese – secondo Arcangelo Cirone, direttore tecnico del Gal Sud Est Barese – hanno saputo legarsi tra loro, coinvolgendo a supporto dell’attività imprenditoriali Enti pubblici, consorzi, associazioni, organizzazioni professionali, agenzie ed aziende operanti nei settori dell’agricoltura, del turismo, della cultura, della ricettività, della ristorazione, dei trasporti e dei viaggi”. Il tutto a partire dal vitigno Sagrantino, una varietà quasi scomparsa dai vigneti umbri negli anni ’60 che è stata recuperata grazie all’impegno di alcuni coraggiosi vignaioli, ottenendo nel 1979 il riconoscimento della Doc, seguita nel 1992 dalla Docg, sino ad arrivare ad un giro d’affari stimato oggi in 60 milioni di euro. “Grazie all’aggregazione d’imprese – spiega Cirone – si è andati oltre la semplice valorizzazione del prodotto arrivando ad una promozione integrata del territorio sotto il profilo economico, ambientale, culturale e sociale, che ha saputo attirare anche investimenti esogeni importanti ed ingenti”.
“L’auspicio – aggiunge Pasquale Redavid, presidente del Gal Seb – è che i tanti giovani intervenuti al viaggio di studio prendano spunto da questo modello migliorando quanto si sta realizzando nel Sud Est barese per valorizzazione prodotti e territorio mediante le reti d’impresa. L’esperienza maturata in questi giorni favorirà tutti coloro che ci hanno seguito in Umbria e sono altrettanto certo che anche noi in Puglia avremo risultati importanti. È un bilancio estremamente positivo quello registrato con le due Study visit ed i due Info day, tanto che le attività promosse dal Gal – aggiunge Redavid – si confermano come un modo per rafforzare le competenze e le capacità imprenditoriali di chi già opera o vuole provare a realizzare nuove iniziative nel mondo rurale. Con queste due ultime study visit nelle Marche e in Umbria – conclude il presidente del Gal Seb – siamo riusciti a coinvolgere ben 90 operatori che, sommati a quelli delle precedenti study visit promosse lo scorso ottobre, ci porta a dire che nell’area del sud est barese oggi ci sono almeno 200 persone più aggiornate, più fiduciose e più disponibili a cogliere le nuove opportunità imprenditoriali. Considerazioni – queste ultime- che trovano riscontro nei dati relativi alla partecipazione sempre più numerosa ai tavoli di rete e all’interesse crescente per tutte le iniziative di questo tipo promosse dal Gal Seb ”.
Il Consorzio Tutela Vini è stato presentato a Montefalco, nel complesso museale di San Francesco, dal sindaco, Donatella Tesei, dal presidente del Consorzio, Amilcare Pambuffetti, dal presidente dell’associazione Strada del Sagrantino, Guido Guardigli, e dall’operatrice museale di Sistema Museo, Annalisa Properzi. Tre le imprese viticole oggetto della study visit: la vista all’Arnaldo Caprai è stata l’occasione per un approfondimento su i progetti di marketing e promozione del Sagrantino di Montefalco oltre che per il focus tra i partecipanti con lo scambio di considerazioni e vedute, che hanno favorito il consolidamento del lavoro già svolto dal tavolo di rete; quella all’azienda Antonelli San Marco per conoscere azioni, attività e risultati del movimento del turismo del vino; e quella alla Tenuta Castelbuono della famiglia Lunelli, proprietaria dello storico marchio trentino Ferrari, per scoprire le attività congiunte di promozione con le realtà locali, oltre che la cantina-scultura ‘il Carapace’ realizzata da Arnaldo Pomodoro.
Le immagini dei momenti più significativi del viaggio sono stati riportati con l’hashtag #sudestbarese sulla pagina Facebook e sul profilo Twitter del Gruppo di Azione Locale. Per il Gal Seb si tratta del secondo ciclo di Study visit ed Info day, che in totale hanno coinvolto circa 200 partecipanti.