Conclusa la XV edizione del Lucania Film Festival
Non poteva chiudersi senza un emozionante saluto a Robin Williams la XV edizione del Lucania Film Festival, che ha spento le sue sale mercoledì 13 agosto, registrando un grande successo di pubblico in tutta la quattro giorni partita a Pisticci domenica 10, a conferma della capacità dell’evento di crescere e radicarsi nel territorio. L’omaggio al grande attore e comico statunitense è stato reso nella serata di martedì 12, alla presenza di Silvia Scola, figlia del grande maestro Ettore, fra gli ospiti del Festival per l’anteprima assoluta del documentario che racconta i retroscena del film diretto dal padre, “Che strano chiamarsi Federico”, dedicato a Fellini.
Nella suggestiva location dove si sono celebrati i due grandi nomi del cinema, erano presenti anche Marco Scola e il lucano Nicola Ragone, rispettivamente regista e aiuto-regista del backstage. Il dietro le quinte del “film a conduzione familiare” diretto da Ettore Scola ha trovato la sua ideale ospitalità nell’atmosfera intima della piccola sala pisticcese, che si è trasformata poi in una ribalta teatrale con la compagnia romana “Raccontamiunastoria”, e in un palco musicale con il cantautore brasiliano Emerson Leal, mentre mercoledì sera è stata lo scenario del solenne momento atteso da tutti, la consegna degli ambiti premi.
Inquietanti le immagini che martedì sono state proiettate sullo schermo della Sala grande dove Ade Capone, il regista della trasmissione televisiva di Italia 1, Mistero, ha condotto una serata all’insegna del brivido, in costante collegamento video con il PIT (Paranormal Investigation Team). Impegnati in un sopralluogo nel castello normanno, gli esperti del paranormale hanno percepito una entità femminile aggirarsi tra le mura del vecchio edificio, sulla cui presenza sarebbe interessante svolgere degli approfondimenti.
In carne ed ossa, numerosi sono stati gli intellettuali e artisti intervenuti alla kermesse. Due i radio walk-show realizzati seguendo le tracce maestre di Luchino Visconti, in compagnia dell’esperto di Performing Media, nonché ispiratore del progetto “P-stories Pisticci città narrante”, Carlo Infante. Nel pomeriggio di martedì, il paesologo Franco Arminio ha regalato il suo personale e originale sguardo sui territori. “Bisogna portare nei luoghi un’idea di trasformazione, ovvero cancellare più che scrivere, togliere più che aggiungere”. Minimalismo e spontaneità dei luoghi segnano il destino cinematografico della Basilicata, in cui “c’è ancora tanto spazio e terra. La Lucania è tutta un set naturale, altrove li devono inventare”, ha concluso Arminio, prima di dedicarsi alla lettura delle sue poesie e alla performance musicale con il figlio.
Luoghi e non location, ha specificato anche il direttore della Lucana Film Commission, Paride Leporace, intervenuto nel corso della presentazione della CineCarta, un progetto delle associazioni L’Albero di Melfi e Allelammie/Centro Tilt, pensato come strumento utile alle produzioni cinematografiche che operano in Basilicata, innanzitutto ai vincitori di “Bando alla crisi”.
“Oggi parliamo in una situazione di contesto profondamente cambiata. A distanza di un anno ci troviamo a gestire 56 progetti finanziati con fondi europei”, ha detto Leporace, che ha precisato: “Questa regione può far cinema non solo per i luoghi. Ci sono vantaggi ed opportunità che non si riscontrano in altre regioni”.
I luoghi del Festival sono stati attraversati anche da diversi registi, attori e produttori di alcuni dei film in concorso, provenienti da tutta Italia, ma non solo. Molti hanno raggiunto Pisticci dall’Ucraina, dall’Iran, dalla Russia e dalla Francia, proiettando il Festival lucano in una dimensione dal respiro internazionale. Dalla Francia, sono giunti anche i cinque musicisti dei The Moorings, cui sono stati affidati i titoli di coda del Lucania Film Festival 2014, che ha avuto come ospite di punta l’attore e regista bolognese Alessandro Haber.
“Il LFF per noi è un viaggio, che affrontiamo come funamboli, come trampolieri, in bilico tra frane e incendi, ma resistiamo per poter continuare a raccontarvi delle storie”, ha dichiarato Rocco Calandriello, direttore artistico del Festival, prima di dare la parola al vice-sindaco del Comune di Pisticci, che ha ringraziato gli organizzatori per aver dato forma a una splendida vetrina internazionale, facendo rivivere il territorio.
“Dopo queste meravigliose giornate che ci hanno regalato numerose soddisfazioni, con sale piene per tutte le attività in programma, la grande famiglia del LFF è pronta ad affrontare nuove sfide. A breve inizieremo già a lavorare alla prossima edizione – anticipa Massimiliano Selvaggi, direttore organizzativo del Festival – con l’obiettivo di innovare format e contenuti, mantenendo sempre stretto il legame con i luoghi e la comunità che lo ospitano. Non è facile sradicare dai nostri cuori questa meravigliosa ossessione. Per tutti, veterani e nuovi, il LFF rappresenta davvero una ragione di vita”.