Conclusi i lavori congressuali della Fim Cisl Taranto-Brindisi
Si sono conclusi questo pomeriggio i lavori congressuali della Fim-Cisl di Taranto e Brindisi. Congresso caratterizzato dall’accorpamento sancito tra la categoria dei metalmeccanici della Cisl di Taranto e Brindisi. Due territori per un unico sindacato dell’industria. Alla guida della segreteria Taranto-Brindisi è stato eletto Mimmo Panarelli. Con Panarelli, all’interno della nuova squadra entrano: Nunzio Semeraro (ex segr. Fim Br) in qualità di segretario aggiunto; Vincenzo Castronuovo, Michele Tamburrano e Maddalena Rovitto. Congresso segnato dal terzo funesto evento, nell’arco di pochi mesi, verificatosi all’interno dell’Ilva, all’alba di giovedì, in cui ha perso la vita Ciro Moccia, mente Antonio Liddi è rimasto gravemente infortunato. In avvio dei lavori il Congresso ha osservato un minuto di raccoglimento per ricordare tutte le vittime del lavoro. Traccia del 1° Congresso territoriale che sancisce l’accorpamento tra le Fim di Taranto e Brindisi, “Per un futuro sostenibile verso un nuovo sindacato dell’Industria”. I lavori congressuali sono introdotti dalle relazione di Mimmo Panarelli, segretario generale Fim-Cisl Taranto e Nunzio Semeraro, segretario generale Fim-Cisl Brindisi.
«Questo Congresso – ha aperto Mimmo Panarelli – coincide con lo storico avvenimento delle dimissioni del Pontefice. Un evento epocale. Nei mesi scorsi in Cisl si è aperto un importante dibattito su come strutturare al meglio l’organizzazione. Questo Congresso per noi assume una valenza maggiore, in quanto, come territorio di Taranto e Brindisi dobbiamo consolidare questa unione, per meglio utilizzare le risorse umane e rispondere alle esigenze che emergono».
Le priorità evidenziate da Panarelli: organizzare i territori in base alle proprie risorse; coinvolgere sempre più gli iscritti sulle scelte dell’organizzazione; rafforzare il rapporto tra le strutture e gli iscritti; accorciare la filiera intermedia tra la Cisl e le nostre Rsu. Panarelli ha poi tracciato un bilancio sull’attività nel territorio jonico negli ultimi nove mesi, ossia da quando è stato eletto segretario generale della Fim di Taranto. Un bilancio caratterizzato da una pesante crisi economica e occupazionale, scandito dalle problematiche ambientali che hanno coinvolto l’Ilva.
«Unire due territori così vicini, così simili – ha affermato Nunzio Semeraro – ci può rendere più forti contro sfide contro cui gli strumenti di sempre non possono nulla. Il progetto di riorganizzazione promosso dalla Confederazione traccia nel solco delle responsabilità della rappresentanza del sindacato nuove e più impegnative sfide. Come attuarle e modularle tocca ad ognuno dare responsabilmente il proprio contributo. La riorganizzazione – ha concluso – se renderà la gestione economica più efficace, darà alle strutture anche la forza economica per attuare nuovi progetti». Dopo l’approvazione della mozione congressuale (vedi allegato) e le operazioni di voto, il Consiglio generale ha eletto la nuova Segreteria territoriale Taranto-Brindisi. Anche nelle conclusioni del segretario nazionale Marco Bentivogli è emersa l’importanza dell’unificazione territoriale che, come affermato «permetterà di creare una forte federazione industriale sotto il segno dello sviluppo sostenibile».