Concluso a Bari il convegno ‘Nei Cantieri della Città del Noi’
Nei Cantieri della città del noi. Tre giorni per discutere, confrontarsi, proporre nuove azioni per trasformare le nostre città in un luogo inclusivo, che si prende cura delle persone in difficoltà. Organizzato da Animazione Sociale l’Ordine degli Assistenti Sociali della Puglia il convegno ha offerto nuove prospettive di lavoro in ambito sociale, nuove spinte ad essere propositivi ed operativi in quei “cantieri” del welfare che quotidianamente vedono impegnati i servizi sociali. Un impegno a favore delle singole persone che non può prescindere dalla progettazione di città che sappiano accogliere gli individui, li sappiano valorizzare e tutelare. Dargli un futuro.
Molti i relatori che si sono susseguiti sul palco di Anchecinema prima e del Petruzzelli nella giornata conclusiva di sabato 03 dicembre. Tra questi don Luigi Ciotti che ha affermato che “il lavoro di cui oggi le nostre città hanno bisogno non può essere opera di navigatori solitari. Consapevolezza e responsabilità non devono essere congiunta, la consapevolezza è responsabilità. Responsabilmente consapevoli che la cultura risveglia le coscienze. La città del Noi non va costruita solo dal basso, va costruita da dentro. La città è organismo vivente. P0er la salute della città è necessario l’impegno di tutti. Il bene comune è premessa del bene individuale. Tocca a noi stimolare il desiderio che nasce dai rapporti educativi e finisce con la partecipazione sociale. La città è il luogo in cui i mondi diversi sono chiamati a confrontarsi per ritrovarsi in un identità di base”. Soffermandosi sul titolo della tre giorni “Città del Noi”, don Ciotti ha detto che “noi è una parola che ci hanno rubato, svuotata di senso. Ha perso forza. Dobbiamo riposizionarla nel modo giusto. Noi non può essere un contenitore in cui ci si infilano abusivi e incantatori. Noi non può essere trampolino di ambizioni personali. Noi operatori dovremmo bonificare le parole. Le parole sono vie di accesso alla verità, non strumento per manipolarla”.
“Come dice Bergonzoni – ha dichiarato il Presidente dell’Ordine degli Assistenti Sociali della Puglia Antonio Nappi – la parola Noi letta al contrario è io elevato all’ennesima potenza. ‘Noi’ è bello, ci aiuta a trovare il bandolo della matassa delle sofferenze ma non basta. Se ci guardiamo intorno il Noi è sfruttato da chi con violenza contrappone al Noi un Loro. Quindi cosa contraddistingue il Noi di chi si trova a seguire questo convegno? Noi riconosciamo di essere non autosufficienti, siamo perennemente in ricerca dell’altro e di risposte sempre nuove sui temi dell’inclusione, del welfare inclusivo. Perché una prospettiva meridiana? Perché un convegno simile non può prescindere dalla nostra terra. La nostra sfida è quella di costruire un agenda meridiana. Il lavoro che ci aspetta è folle per certi versi ma vogliamo impegnarci fortemente”.
Anche il mondo della politica ha partecipato all’evento. Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano si è soffermato sulla necessità di offrire ai cittadini spazi e momenti in cui si condividano le difficoltà del quotidiano e si pianifichino le iniziative concrete con le quali affrontarle: “se abbiamo programmi scritti dal basso – ha detto Emiliano -, ogni cittadino può controllare il lavoro di ogni politico. Nel Mezzogiorno la possibilità di esercitare i propri diritti è anche convocare un’assemblea come questa e pretendere che in un determinato tema abbia risposte concrete in un tempo. Più gente costruisce democrazia meglio è, se fossimo tutti soggetti politici, sarebbe un bene. A risparmiare sulla salute tagliando i servizi sono bravi tutti, il difficile è risparmiare lasciando invariata la qualità dei servizi”.
“Cittadini e amministrazione devono interloquire – ha detto il Sindaco di Bari Antonio De Caro -, solo così possiamo guardare con fiducia al futuro. Bisogna toccare con mano la realtà. Solo se conosci le cose di cui parli puoi intervenire con un’azione più efficace. Quando parliamo di welfare non parliamo solo di azioni o fondi, parliamo di persone. Le cose si fanno con il cuore oltre che con i soldi”.
La collaborazione tra Animazione Sociale, associazione torinese che opera nel nord Italia, e l’Ordine degli Assistenti Sociali della Puglia è nata anni fa ricorda il Presidente Antonio Nappi. Insieme sono stati avviati percorsi per approfondire la conoscenza delle realtà che viviamo, all’interno della società, per promuovere azioni di una rigenerazione urbana intesa come recupero degli spazi nei quali viviamo e recupero delle vite costrette a stare ai margini delle periferie. Lo stesso Nappi ha annunciato che il percorso continua, con la futura programmazione di altri convegni e attraverso “un laboratorio permanente per costruire tragitti di inclusione sociale”.