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Concluso progetto della cartapesta per i detenuti della Casa Circondariale di Matera

Avrà un seguito, in autunno, il progetto di formazione finalizzato alla inclusione sociale, che ha coinvolto 10 ospiti della Casa circondariale di Matera nella lavorazione della cartapesta, grazie a una sinergia che ha visto l’impegno della Camera di commercio, della direzione dell’istituto di pena, della cooperativa la “Città Essenziale” e la società Euroconsulting. Lo ha annunciato oggi il presidente della Camera di commercio, Angelo Tortorelli, che ha visionato presso la casa circondariale i lavori realizzati dai corsisti, ai quali ha espresso apprezzamento per l’attività svolta, con il contributo degli operatori sociali, dei maestri della cooperativa “La città essenziale” e grazie alla disponibilità della direttrice del carcere Maria Teresa Percoco,e dei suoi collaboratori, che hanno consentito in tempi brevi di definire e avviare il progetto. Ai corsisti sarà consegnato un attestato per l’attività svolta con l’impegno da parte della Camera di commercio a esporre i manufatti realizzati ( alcuni anche in argilla) e a definire un progetto per la loro commercializzazione. Il lavoro dei reclusi della Casa circondariale avrà visibilità a livello europeo, in una bacheca che la Camera di commercio di Matera allestirà da domani a Bruxelles presso la nuova sede di Unioncamere.

“Tanto impegno da parte di tutti – ha detto Tortorelli – avrà visibilità a Bruxelles, dove esporremo per un anno un rosone in cartapesta,un fiore con le 5 M ,che rappresenta il logo della Camera di commercio. Lo ha realizzato ‘La Città essenziale’ con quella stessa dedizione che ha consentito ai corsisti della casa circondariale di acquisire quella manualità necessaria a trovare un lavoro fuori, dopo l’esperienza da reclusi. Il loro progetto sarà menzionato a Bruxelles, quale buona pratica del mondo produttivo per favorire l’inclusione sociale. Ci attiveremo in forme da definire per favorire attività di auto impiego. A breve i manufatti realizzati dagli allievi della casa circondariale faranno parte anche di un momento espositivo, che riteniamo si possa attivare nei Sassi”

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