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Concorso di idee “Impresa Giovane”, iniziata la fase di valutazione dei progetti

Con l’obiettivo di creare un efficace ponte tra mondo della scuola e mondo del lavoro, il Gruppo Giovani Imprenditori di Confapi Matera ha promosso un concorso di idee imprenditoriali rivolto alle ultime classi delle scuole secondarie superiori della provincia di Matera. Il 31 marzo è scaduto il termine della presentazione delle candidature, 23 i progetti presentati provenienti da 10 Istituti scolastici differenti e circa 100 gli studenti coinvolti. Questi i dati illustrati dal Presidente del Gruppo Giovani di Confapi Matera, Francesco Ramundo, nel corso del direttivo che si è svolto ieri pomeriggio. Grande soddisfazione è stata espressa dal presidente che ha rimarcato che azioni di questo tipo sono una risposta concreta per dar corso a un dialogo costante e produttivo fra il mondo della scuola e quello dell’impresa. Ciò anche alla luce dei programmi di alternanza scuola lavoro previsti dalla riforma scolastica in vigore con l’emanazione della legge 107/2015.
Nel corso dell’assise è stato designato il nucleo di valutazione dei progetti che inizierà il suo lavoro a partire dalla prossima settimana. E’ stato anche deciso che l’evento finale con la premiazione dei migliori tre progetti a cui verranno assegnate borse di studio del valore di due mila euro al primo, mille euro al secondo e cinquecento euro al terzo, si terrà nella prima settimana del prossimo mese di maggio.
Il cospicuo numero di adesioni al concorso, in numero maggiore alle più rosee aspettative, dimostra che se adeguatamente stimolati e guidati i giovani sanno essere propositivi e sanno pensare al proprio domani non fatto di continue attese, ma costruito da protagonisti. La propensione all’autoimpiego e la sensibilizzazione verso la cultura di impresa devono essere considerati fattori culturali e la scuola, insieme al mondo delle imprese, deve assumere questo ruolo.
Confapi Matera per mezzo del Gruppo Giovani, ha aggiunto il presidente Ramundo, ha inteso dare il proprio contributo in un’ottica che supera e integra quanto con la riforma della Buona Scuola il governo ha voluto attuare con i progetti di alternanza scuola-lavoro, auspicando che un numero sempre maggiore di giovani, una volta scolarizzati e formati, possano avviare nuove attività imprenditoriali sul territorio.

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