Condannato a 19 anni il 25enne di origine nigeriana accusato della morte di un suo connazionale nel ghetto di Borgo Mezzanone
E’ stato condannato a 19 anni e sei mesi di reclusione il 25enne di origine nigeriana che la sera del 27 ottobre scorso ha ucciso il connazionale di 34 anni al culmine di un litigio nel ghetto di Borgo Mezzanone, la baraccopoli abusiva che si trova nel Foggiano. L’uomo è accusato di omicidio volontario.
La pm Roberta Bray aveva chiesto una condanna a 19 anni. Secondo la ricostruzione dell’accusa quella sera i due hanno avuto un diverbio, iniziato nella baracca-ristorante dove lavorava la vittima e dove l’imputato era andato a mangiare; la lite, poi, è degenerata all’esterno della baracca, con spintoni e toni accesi, allorquando il 25enne è rientrato nel ristorante per prendere un coltello da cucina e ferire a morte successivamente il connazionale. Quando la Polizia è intervenuta a Borgo Mezzanone l’imputato era stato accerchiato da altri migranti della baraccopoli che volevano vendicare la vittima. Durante la fase dibattimentale l’imputato ha reso dichiarazioni spontanee ammettendo che non voleva uccidere l’amico.