Confcommercio Matera e Confguide Matera chiedono un incontro urgente al Commissario Prefettizio sulla questione del divieto di transito degli autobus nel centro abitato
Confcommercio Matera e Confguide Matera hanno richiesto un incontro urgente al Commissario Prefettizio della Città dei Sassi in riferimento alle problematiche derivanti dall’Ordinanza Dirigenziale n 332/2024 del Settore Polizia Locale avente ad oggetto “Istituzione temporanea del divieto di transito per gli autobus turistici nel centro abitato a Matera”. A margine delle considerazioni svolte nel precedente comunicato, nelle quali abbiamo contestato problematiche relative al metodo (mancato coinvolgimento e nullo preavviso), vorremmo analizzare nello specifico un problema posto dall’ordinanza.
Infatti, la criticità più grave che prevediamo è quella posta dall’arrivo contemporaneo degli autobus che, al contrario delle corse dei treni FAL, che prevedono una frequenza fissa di 30 minuti (ciò vale specie di domenica quando non ci sono le regolari corse da e per Bari), si concentrano in poche
fasce orarie. Nonostante nessuno disponga di un data base sugli arrivi dei bus turistici in arrivo, e nonostante non sia mai stato effettuato un monitoraggio ufficiale dei bus in arrivo, da interlocuzioni e confronti con i nostri soci abbiamo verificato che nella sola giornata di domenica 8 Dicembre siano previsti circa 25-30 bus in arrivo nella sola fascia oraria compresa tra le 10.15 e le 10.45.
A questi andranno sicuramente aggiunti tutti i bus la cui guida non fa parte dei nostri associati, incluse le guide di fuori Matera, nonché i bus che non dispongono di guida turistica, facendo lievitare il numero ben oltre le 30 unità di bus. Pertanto è verosimile aspettarsi l’arrivo contemporaneo di almeno 1500 persone nella medesima fascia oraria, che in nessun modo potranno effettuare il trasferimento verso la città con i treni delle FAL nella stessa fascia oraria: questi, infatti, possono garantire una capienza massima di 300 passeggeri ogni 30 minuiti, ciò significa che ben la metà dei turisti della fascia oraria delle 10.30 non potrà salire sui treni, con tempi di attesa di ore nel terminal bus e conseguente cancellazione a cascata di tutti i servizi turistici previsti dal programma di viaggio.
Per tali ragioni, siamo graniticamente certi che nella fascia orari delle 10.30 ci saranno estreme criticità per centinaia di turisti lasciati a terra nel Terminal. A conti fatti la capienza delle carrozze non potrebbe in alcun modo soddisfare la richiesta dell’utenza nei termini e negli orari previsti de
ciascun programma di viaggio. A questa disastrosa situazione si aggiunge anche il disagio dei tempi di attesa per l’acquisto dei biglietti. Ulteriore problematica si pone per tutti i gruppi in arrivo nelle fasce orarie dalle 8.30 alle 9.30, quando non ci sono corse disponibili.
L’ordinanza, emanata con tempi così ristretti, crea dunque un disagio enorme per tutta la filiera, un danno economico elevato per tutti gli operatori che si stanno vedendo cancellare proprio in questi minuti molti dei servizi prenotati (visite guidate, ristoranti, esperienze di vario genere). Sarebbe stato preferibile utilizzare i prossimi 7 e 8 dicembre per monitorare gli arrivi dei bus e studiare l’effettiva fattibilità della soluzione proposta a partire dal successivo weekend, alla luce dei dati raccolti.
Auspicando che i disservizi siano inferiori a quelli da noi attesi, ci dichiariamo disponibili per un tavolo di confronto a partire da subito, mirato alla ricerca di soluzioni concrete e ottimali per tutti. Siamo certi che la questione così sviluppata troverà adeguata comprensione.