Conferenza stampa del governatore Emiliano sulla legge sulla partecipazione
Il presidente della Regione Puglia ha tenuto oggi una conferenza stampa sulla questione della legge regionale sulla Partecipazione, recentemente riformata dalla Corte costituzionale dopo il ricorso del Governo nazionale. All’incontro con i giornalisti erano presenti anche il capo dell’Avvocatura regionale, Rossana Lanza e la consigliera del Presidente per l’attuazione del programma, Titti De Simone. Per Emiliano “La legge pugliese sulla Partecipazione conteneva degli elementi molto avanzati per consentire il dibattito pubblico anche sulle opere nazionali e non solo sulle opere di interesse locale.
Lo avevamo considerato necessario alla luce delle esperienze non positive della Puglia sulle grandi infrastrutture sovraregionali. Dopo l’approvazione della legge regionale questo aspetto è stato regolato da un Dpcm riguardante il dibattito pubblico sulle grandi opere nazionali. Quindi correttamente la Corte Costituzionale, preso atto dell’emissione del Dpcm, ha ritenuto che nel momento in cui esiste il dibattito pubblico nazionale, quello regionale sarebbe stata una sovrabbondanza non corretta e per certi versi defatigante.
Per questa ragione avevamo scritto al Presidente del Consiglio Conte per chiedergli di concordare le modifiche alla legge regionale, sperando in un po’ più di coraggio da parte di questo Governo, che invece ha partorito un topolino: nel senso che la nostra legge era ben più avanzata di quella che è stata varata questa estate a livello nazionale e che rappresenta un’autentica occasione perduta.
Purtroppo questo Governo, che è stato eletto per cambiare il Paese, dimostra ancora una volta di essersi perfettamente accomodato sulle poltrone in ossequio a tutte le lobby che temevano la partecipazione come elemento che potesse scardinare per esempio leggi come lo “Sblocca Italia”. Vi ricordate la battaglia del Movimento 5 Stelle contro lo Sblocca Italia? Ne sentite più parlare? Io mi auguro che il Dpcm sia modificato in modo tale da assomigliare almeno un po’ alla legge pugliese, perché sennò così com’è davvero è una grande delusione.
Il Dpcm dovrebbe invece prevedere numeri di fatturato dell’opera pò più accessibili per avere il dibattito pubblico sulle opere nazionali. Queste opere, secondo il DPCM attuale, devono avere una grande dimensione e quindi c’è un limbo rispetto alle opere intermedie per le quali questo dibattito pubblico non può essere chiesto. Ciò potrà essere oggetto di un incontro specifico con le regioni che hanno delle leggi sulla partecipazione se il Presidente del Consiglio lo vorrà, in modo tale da modificare il DPCM se avranno volontà di mantenere le promesse elettorali. Io mi auguro di poter al più presto fare questo incontro per chiedere una maggiore agibilità per conto delle regioni nell’utilizzo degli strumenti partecipativi. Per tutto il resto la legge sulla Partecipazione della Regione Puglia è attiva, funzionante, in vigore e finanziata e siamo quelli che mantengono le promesse: non siamo dei chiacchieroni”.