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Confiscati beni ad un imprenditore salentino condannato per usura

I finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Lecce hanno dato esecuzione ad un provvedimento di condanna e confisca emesso dalla Corte d’Appello di Lecce, divenuto irrevocabile, per tre casi di ‘usura’, perpetrati da un imprenditore di Racale. Le indagini, avviate dalle Fiamme Gialle a seguito della denuncia presentata dall’usurato, hanno consentito di appurare che il condannato, approfittando anche della situazione di necessità derivante da uno stato di bisogno, avrebbe concesso alla vittima prestiti a tassi usurari pari a circa il 100% annuo.
Gli accertamenti hanno permesso ai finanzieri di circostanziare le modalità di restituzione del denaro, imposte attraverso l’utilizzo della forza intimidatrice da parte dell’usuraio, tali da generare una condizione di grave assoggettamento. Il Tribunale di Lecce, con sentenza divenuta poi definitiva nel 2022, ha così condannato l’imprenditore a 4 anni e 2 mesi di reclusione, disponendo la confisca nella forma per equivalente di una somma complessiva di circa 30 mila euro, pari al profitto illecito conseguito.
La confisca effettuata dalla Guardia di Finanza ha riguardato somme di denaro giacenti sui conti correnti bancari nonché alcuni immobili dell’usuraio. L’usura è un’odiosa pratica criminale che tende ad ottenere ingenti guadagni, sfruttando lo stato di bisogno di soggetti in grave difficoltà.

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