Confiscati beni ad un pregiudicato di Cerignola
Beni del valore di circa 3 milioni di euro sono stati confiscati al pluripregiudicato Luigi Curci, 62 anni, di Cerignola ritenuto elemento di vertice del clan Piarulli-Ferraro e già condannato per associazione mafiosa e traffico di droga. Curci avrebbe dichiarato negli ultimi 30 anni un reddito medio annuo di 800 euro accumulando però ingenti beni, anche attraverso i suoi familiari.
Il sequestro, eseguito tre anni fa su disposizione della sezione misure di prevenzione del Tribunale di Trani, era stato inizialmente revocato dalla Corte di Appello. Poi quel provvedimento di revoca era stato annullato dalla Cassazione e ora sequestro e confisca sono stati ripristinati dai giudici dell’appello baresi. In particolare sono stati sequestrati, con contestuale confisca: tre appartamenti, due locali commerciali, un capannone industriale, un magazzino, un’autovettura e un terzo del capitale sociale di un’autoscuola nel Comune di Canosa di Puglia, un appartamento e un box auto a Milano.
Le indagini dei Carabinieri hanno accertato che lo stile di vita di Curci, monitorato per circa 30 anni, è tale che, a fronte di circa 800 euro annui di media dichiarati al fisco, ha investito somme di denaro ingiustificate (circa 3 mln di euro). I beni sottoposti a sequestro e confisca sono quindi ritenuti acquistati grazie ai proventi di attività illecite.