Consigliere Cifarelli: “Assunzioni negli ospedali, Leone proceda con ordine e senza spot”
“Domani il Consiglio regionale tornerà ad occuparsi di sanità grazie ad una mozione presentata dai Consiglieri del centrosinistra. Mai come in questo momento nella sanità lucana regnano confusione ed incertezza. Carente programmazione ed estremo decisionismo dei responsabili delle aziende sanitarie insieme all’eccesso di protagonismo dell’assessore regionale rischiano di far saltare un sistema che andrebbe curato invece con estrema accortezza. Molti problemi derivano dal mancato turn over del personale e dalla necessità di rispettare norme nazionali inderogabili per mantenere gli equilibri economici e prestazionali. Procedere per spot, come ha pure generosamente tentato di fare l’Assessore Leone con la nota dello scorso 9 luglio indirizzata ai Direttori delle Aziende non consente di superare l’emergenza. Occorre procedere con ordine. L’articolo 11 comma 1 del decreto legge 35 del 2019, convertito in legge numero 60 del 2019, introduce un nuovo sistema di calcolo dei limiti della spesa, su base regionale, del personale degli enti del servizio sanitario nazionale. A partire dall’anno 2019 la spesa del personale (comprese le forme para subordinate) non deve superare uno dei seguenti limiti: a) il valore della spesa del 2018; b) se il valore del 2019 è superiore al 2018, il valore della spesa dell’anno 2004 ridotta dell’1,4%. Considerato pertanto che i nuovi limiti di spesa si applicano dal 2019 e che ogni valutazione circa l’esistenza di un eventuale budget assunzionale dipende ovviamente dall’andamento della spesa nell’anno in corso in ogni azienda ed ente, in un’ottica di corretta definizione del budget assunzionali, occorrerebbe richiedere urgentemente alle aziende di quantificare l’andamento della spesa per il 2019. Allo stato, di fatti, le aziende provvedono al turn over -ora anche ricorrendo allo strumento messo in campo dalla Regione con la nota dell’Assessore alla Salute prot. 116950 del 9.7.2019 per i pensionamenti- senza che si sappia, né per le aziende stesse né per la Regione chiamata al consolidamento e alla verifica sui tavoli nazionali, quale sia l’andamento reale della spesa e dunque quali margini vi siano per assicurare, a consuntivo, il rispetto dei limiti”.