Il consigliere Pace partecipa a Napoli all’evento promosso dall’associazione ‘Giustino Fortunato’
Cultura, arte, filosofia, diritto, amore per il sapere e per la Basilicata. E’ anche questo l’Associazione lucana “Giustino Fortunato” di Napoli, che resta una fucina di competenze a cui ci si approccia sempre con umiltà e spirito aperto alla comprensione. Anche giovedì sera, per l’occasione riunita nel ben più capiente salone delle conferenze dell’Ordine dei Giornalisti della Campania, il sodalizio che ha annoverato negli anni il gotha della cultura e delle Istituzioni meridionali, ha voluto ricordare due illustri personaggi che molte affinità e rapporti avevano con la terra di Basilicata: Aniello Montano e Michele Gianculli. Il primo, insigne filosofo e umanista, che per anni ha “donato” conferenze di altissima qualità ai soci dell’Associazione lucana. Il secondo, per anni ai vertici dell’associazione lucana, seppe condurla e riproporla come eccellenza culturale della città partenopea. Presente alla serata, oltre a docenti universitari, professionisti, giornalisti (Dora Celeste Amato, Giancarlo Laurini, Maurizio Cambi, Maria Luisa Chirico, Enzo Cocco, Ermanno Corsi e Marisa Tortorelli Ghidini) che ne hanno illustrato momenti della vita intellettuale, civile e umana dei due intellettuali, anche il presidente della Commissione regionale dei Lucani nel mondo, Aurelio Pace, a cui è stato concesso l’onore di concludere i lavori. “I ricordi di Aniello Montano”, curati da Marisa Tortorelli Ghidini, per Guida editore, aggiungono tratti inediti all’immagine del compianto prof. Montano, uomo, studioso, la cui visione aperta, laica, democratica, generosa del mondo degli studi e continua a vivere nei suoi allievi e amici della Federico II di Napoli, Genova, Salerno dove ha diretto, fino al 2012, il Dipartimento di Filosofia. Socio di Accademie e membro di Comitati scientifici di prestigiose istituzioni, ha ricevuto premi e riconoscimenti nazionali e internazionali. La sua vasta e apprezzata produzione scientifica testimonia la molteplicità dei suoi interessi e l’ampiezza delle sue competenze, che vanno dalla filosofia antica a figure centrali del pensiero moderno e contemporaneo, e in particolare – negli anni più recenti – a
Giordano Bruno, “il grande eretico nolano, che Montano considerava il più coraggioso ed eroico precursore del pensiero moderno e del mondo nuovo”. La serata è stata l’occasione per ricordare anche Michele Gianculli il quale, nato a Palermo da genitori di Rivello, trascorreva in Basilicata ogni estate le vacanze con la famiglia e dove è deceduto l’8 agosto scorso all’età di 86 anni. I presenti hanno sottolineato il lavoro di Giaculli, per anni ai vertici dell’associazione lucana «Giustino Fortunato», promuovendo cultura, arte, musica e poesia e organizzando numerosi incontri a cadenza settimanale. Grazie anche al suo lavoro la «Giustino Fortunato» rioccupò gradatamente il ruolo di promozione culturale nella vita cittadina. Si impegnò, tra le altre cose, per celebrare il «Natale dei lucani a Napoli» con una giornata di spiritualità, allietata da canti natalizi e consegna di pergamene a lucani meritevoli. Giaculli, tra l’altro, fu impegnato per anni in politica come consigliere e assessore comunale della Dc, con deleghe al Bilancio e alla Finanze. Da giovanissimo fece parte anche del movimento Scout di cui ricoprì la carica di segretario nazionale e poi presidente nazionale del Masci, il Movimento adulti scout cattolici italiani. Ha ricoperto anche il ruolo di direttore dell’Inam (l’Istituto nazionale per l’assicurazione contro le malattie) di Napoli e Frosinone e di amministratore straordinario della Usl 42 Napoli. Personaggi di primo piano dal punto di vista culturale e istituzionale per l’associazione lucani di Napoli ai quali il presidente della Commissione Lucani nel mondo, Aurelio Pace ha voluto dedicare parole di stima e ringraziamento per quanto fatto in vita a favore della nostra Lucania.
Pace ha sottolineato come la cultura rappresenti il miglior biglietto da visita per una piccola regione come la Basilicata, mai dimenticata dai suoi conterranei che pur vivono lontani. “La cultura ha una decisa funzione emancipatoria – ha sottolineato il consigliere Pace, mutuando un passo del testo del prof. Montano- rende liberi, affranca dalle più basse passioni. Fa
Pace ha sottolineato come la cultura rappresenti il miglior biglietto da visita per una piccola regione come la Basilicata, mai dimenticata dai suoi conterranei che pur vivono lontani. “La cultura ha una decisa funzione emancipatoria – ha sottolineato il consigliere Pace, mutuando un passo del testo del prof. Montano- rende liberi, affranca dalle più basse passioni. Fa