Consiglio dei ministri, via libera alla nuova manovra da 35 miliardi
Via libera dal Consiglio dei Ministri, alle misure contro il caro energia, che impegnano due terzi dei 35 miliardi di euro a disposizione, quelle a sostegno delle famiglie e le imprese contro l’inflazione, sulle pensioni, il taglio del cuneo e la pace fiscale, l’incremento della platea per la flat tax. Dal 1 gennaio 2024 il Reddito di cittadinanza viene abrogato per tutti – occupabili e non – sostituito tout court da una nuova riforma, “perché serve un cambiamento a 360 gradi”, hanno commentato fonti del governo. Sono automaticamente annullati, alla data del 31 gennaio 2023, “i debiti di importo residuo, alla data di entrata in vigore della presente legge, fino a mille euro”, affidati agli agenti della riscossione dal 1 gennaio 2000 al 31 dicembre 2015″. Il testo può essere consultato nella bozza della manovra economica in circolazione in queste ore. Previsto anche un fondo per la sovranità alimentare da 25 milioni di euro per il 2023, e altrettanti per ciascuno dei tre anni successivi. La tassa forfait al 15% degli autonomi sale da 65 a 85mila euro. Ma con un paletto: salta anche nel corso dell’anno, in modo retroattivo, se il contribuente supera i 100mila euro di ricavi o compensi. In arrivo 400 mln per le opere di Milano-Cortina. Sale l’accisa sulle sigarette. Arrivano nuove esenzioni all’obbligo di consentire piccoli pagamenti, sotto i 30 euro, anche con carte e bancomat. Presente l’adeguamento delle pensioni per 2 anni, anche per le minime. Il taglio di due punti del cuneo fiscale durerà un anno, per tutto 2023, e sarà aumentato al 3% per chi percepisce uno stipendio, di tredici mensilità, non superiore a 1.538 euro, maggiorato, per la competenza del mese di dicembre, del rateo di tredicesima