Consiglio di Stato revoca la sentenza del Tar di Lecce sulle richieste del Comune di Taranto per la chiusura dell’Area a caldo di Arcelor Mittal
La notizia di oggi del Consiglio di Stato che revoca la sentenza del Tar di Lecce sulle richieste del Comune di Taranto per la chiusura dell’Area a caldo è finalmente una buona notizia che stabilizza una situazione di eccessiva incertezza che stava facendo precipitare la situazione di tutto il gruppo siderurgico. Ora bisogna recuperare il tempo sospeso di un mese e mezzo, perso tra attese e crisi di Governo. Il sindacato chiede due cose: bisogna riprendere subito il confronto che responsabilizzi Arcelor Mittal verso scelte concrete, irrobustire produzione, piano investimenti e rientro al lavoro di cassaintegrati per il 2021 correggere i contenuti del piano industriale. Gli incontri sospesi a febbraio in tutti i siti del Gruppo vanno subito riprogrammati da parte dell’azienda con risposte utili per tutelare l’occupazione.
Come Fim Cisl chiediamo quindi ad Arcelor Mittal di riprendere subito il confronto per chiarire i dettagli del piano industriale e come rimettere in marcia tutti gli impianti, prevendendo gli investimenti anche sul piano ambientale che mettano in sicurezza l’attività produttiva e realizzino le condizioni per ridurre velocemente la cassa. In secondo luogo chiediamo al nuovo governo, da un mese insediato, che rompa finalmente gli indugi su questa vertenza. Al presidente del Consiglio Draghi e al Ministro Giorgetti chiediamo la conferma è la messa in campo dell’ingresso dello Stato nel capitale della multinazionale, di rivalutare tutti gli aspetti del piano industriale, di irrobustire le scelte e
le risorse per la sostenibilità ecologica e ambientale ma soprattutto, lo sviluppo certo della siderurgia e dell’acciaio intorno a questo importante polo produttivo.
Per questo chiediamo al Governo che ci convochi subito per valutare assieme il futuro di questo importante polo industriale da cui passa buona parte delle politiche industriali del Paese e garantire le soluzioni migliori per coniugare lavoro con ammortizzatori e integrazione salariale, anche per i lavoratori in Ilva AS.