Consorzio di bonifica Alto Agri, i sindacati si appellano al Consiglio Regionale
I segretari generali di Fai, Flai e Uila, Antonio Lapadula, Vincenzo Esposito e Gerardo Nardiello, in una lettera inviata al presidente della terza commissione consiliare, Giannino Romaniello, hanno sollecitato la convocazione di un’audizione con le organizzazioni sindacali e la Rsa per illustrare la grave situazione in cui versa il consorzio di bonifica Alta Val d’Agri. I circa 120 dipendenti dell’ente, fanno notare i sindacati, “avanzano ancora quattro mensilità e nei prossimi giorni, se non interverranno novità, alla lista dei crediti si aggiungerà pure la quattordicesima”. Per i segretari di Fai, Flai e Uila “la situazione è diventata oggettivamente insostenibile e solo lo spirito di sacrificio dei lavoratori ha finora permesso al consorzio di bonifica di continuare ad erogare regolarmente i propri servizi alle aziende agricole della zona”. I sindacati ricordano di aver più volte sollecitato l’intervento della giunta regionale, non ricevendo, però, alcuna risposta sostanziale. Da qui la scelta di coinvolgere direttamente il consiglio regionale in quanto massima espressione di rappresentanza democratica. Infine, i sindacati richiamano la necessità di “procedere al rinnovo degli organi di governo di tutti i consorzi di bonifica, mettendo fine al regime di proroga che, concepito come fase transitoria in attesa del riordino, si protrae in alcuni casi da ben otto anni”.