Contadino muore ‘divorato’ dalle fiamme nel Tarantino
Ha acceso il fuoco per bruciare le stoppie del suo terreno, ma le fiamme lo hanno dapprima stordito e poi ucciso. Così ha perso la vita, ieri pomeriggio, un contadino tarantino di 65 anni; il suo cadavere è stato rinvenuto con vaste ustioni, in un podere situato tra Taranto e Massafra. L’allarme è scattato dopo che il corpo era stato individuato da un conoscente, che ha successivamente allertato gli uomini della Squadra Mobile e le ambulanze del 118. Sul cadavere è stata notata anche una ferita alla testa, che la vittima si è procurata certamente cadendo, dopo aver respirato i fumi dell’incendio. Secondo una primissima ricostruzione, il 65enne ieri ha appiccato il fuoco alla sterpaglia che aveva raccolto nel suo terreno. Le fiamme si sarebbero propagate anche sul suo motorino, e così avrebbe cercato di spegnere il rogo per salvare il mezzo. Probabilmente mentre tentava di domare quel piccolo rogo hanno preso fuoco anche i suoi abiti, a quel punto avrebbe cercato di liberarsi di una parte degli indumenti, ma era troppo tardi, perché il fumo gli ha fatto perdere conoscenza. È riuscito ad allontanarsi da quell’incendio, poi è crollato sul terreno. Le fiamme lo hanno raggiunto e lo hanno ucciso.
Sul corpo dello sfortunato pensionato sono state riscontrate le vaste ustioni provocate dal rogo e, quelle più evidenti, alle mani, che si sarebbe bruciato nel tentativo di domare le fiamme. Il medico ha anche esaminato la ferita alla testa dell’anziano che inizialmente aveva suscitato qualche sospetto. La lacerazione, invece, è apparsa compatibile con la caduta sul terreno. Il podere comunque è stato posto sotto sequestro e il pubblico ministero di turno Marina Mannu ha comunque disposto l’autopsia che ha affidato al dottor Marcello Chironi.