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Conti in rosso per la Provincia di Lecce

La “cura dimagrante” non è bastata, ed i conti della Provincia di Lecce sono in rosso. Nonostante i risparmi sulle bollette di uffici e scuole, la vendita delle auto blu, i tagli alle società partecipate, i pensionamenti e la razionalizzazione del personale, a Palazzo Celestini il bilancio 2015 si chiude con un disavanzo di 8,8 milioni di euro.
Ma la relazione al Rendiconto della Gestione, approvato ieri mattina a maggioranza dal Consiglio provinciale, parla chiaro: se i conti non quadrano, per l’amministrazione di Antonio Gabellone è tutta colpa dei continui tagli alle risorse da parte del governo Renzi, così come dei 17 milioni e 570mila euro che Palazzo dei Celestini ha anticipato per la gestione delle funzioni non fondamentali a cui, per legge, doveva provvedere la Regione Puglia. Soldi che sono stati spesi dall’1 gennaio 2015 al 28 gennaio 2016 sia per le funzioni non fondamentali, sia per pagare gli stipendi del personale impiegato negli uffici dell’edilizia sismica e protezione civile, polizia provinciale, gestione faunistica, attività culturali, servizi sociali e politiche giovanili e formazione professionale.

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