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Continua la protesta del sindaco di Monopoli, Emilio Romani

Continua senza soste il presidio del sindaco di Monopoli, Emilio Romani, che da venerdì scorso, assieme ai componenti dell’amministrazione comunale, occupa l’ospedale San Giacomo, per protestare contro la chiusura di alcuni reparti. Il primo cittadino di Monopoli è anche in sciopero della fame. “La protesta continuerà sino a quando Vendola non verrà qui a spiegare una volta per tutte le ragioni dei tagli, o comunque sino a quando non saremo ricevuti da qualche parte. Siamo ancora in attesa di un cenno da parte della Regione Puglia, nonostante i numerosi inviti alla sua segreteria”.

Per la cronaca, la giunta regione pugliese, lo scorso giugno, ha approvato un piano di riorganizzazione ospedaliero che prevede solo un’area critica, con minori posti letto. Lo stesso piano ha portato alla chiusura del reparto di Pediatria e della Radiologia nelle ore notturne, oltre al paventato rischio di perdere il primario del Pronto Soccorso in un dipartimento di emergenza di primo livello.

“Quindi, se Vendola non verrà a Monopoli, noi saremo costretti ad alzare la temperatura di una partita la cui posta in palio è importante per il futuro delle nostre popolazioni. – ha continuato Romani – Ad oggi sono arrivate solo alcune dichiarazioni del contabile regionale, l’assessore alla Salute Ettore Attolini, che anziché prendere atto della situazione e porvi rimedio, ha pensato bene di andare in tv e dire che all’ospedale ‘San Giacomo’ non è cambiato nulla: la tracotanza e la paradossalità di tali dichiarazioni dimostrano quanto sia incompetente, inaffidabile, inadeguato e inutile l’apporto alla sanità pugliese portato da questo individuo, e di quanto male faccia il presidente Vendola a fidarsi di questi ragionieri della politica”.

Ma la Regione ha voluto subito tranquillizzare i cittadini: “I i servizi dell’ospedale San Giacomo sono garantiti – ha detto Attolini – ci tengo a rassicurare i cittadini di Monopoli e dei Comuni vicini che non cambierà nulla. Nel piano di riordino della rete ospedaliera è prevista, a fronte della chiusura dei reparti di Utic non dotati del laboratorio di emodinamica (come quello dell’ospedale di Monopoli), dove vengono effettuate le procedure di angioplastica sui pazienti con infarto acuto del miocardio Stemi, l’attivazione di un’area critica all’interno del reparto di cardiologia, dedicata alla presa in carico dei pazienti cardiopatici complessi (con infarto non Stemi, aritmie complesse, scompenso cardiaco ed altro)”.

 

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