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Continua l’attività della Regione Basilicata per applicare le nuove misure utili al monitoraggio e contenimento della diffusione della Peste suina africana

La Regione Basilicata, attraverso l’ordinanza presidenziale 9/2023, sta continuando il percorso di elaborazione e applicazione di nuove misure utili al monitoraggio e al contenimento in Basilicata della diffusione della Peste suina africana, anche conosciuta come Psa. 
Tra le misure urgenti poste in essere dal Dipartimento Salute, attraverso determinazione dirigenziale, vi sono quelle finalizzate ad organizzare la raccolta e distruzione delle carcasse dei cinghiali rinvenute nello svolgimento della sorveglianza passiva (Zona II e I), delle carcasse appartenenti a cinghiali abbattuti nelle Zone di restrizione II e I conferite dai cacciatori, selecontrollori, bioregolatori se non sottoposte a trattamento termico nonché dei visceri dei cinghiali utilizzati per autoconsumo, limitatamente alla Zona I. Pertanto, nei 29 comuni lucani individuati (Reg. UE 2023/1799), le spese relative alle procedure di distruzione delle carcasse saranno completamente sostenute dalla Regione Basilicata che, a tal fine, ha previsto un apposito trasferimento di risorse pari a 250.000 euro all’Azienda Sanitaria di Potenza.
“Attraverso l’ordinanza presidenziale, si interviene per riportare il numero dei selvatici entro i limiti di sostenibilità indicati dal piano di depopolamento redatto dal Commissario straordinario per la Psa, agendo direttamente sulle cause della veicolazione del contagio. Fortunatamente l’attività di monitoraggio delle carcasse dei cinghiali investiti in Basilicata non ha rilevato casi di positività alla Peste suina africana”, ha dichiarato il vicepresidente e l’assessore alla Salute e Politiche della Persona, Francesco Fanelli

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