Contratto istituzionale di sviluppo a Taranto
Sempre più attivo l’impegno della Regione Puglia per Taranto. Nessun ritardo di attuazione nell’avanzamento dei progetti del Contratto istituzionale di sviluppo (Cis) da parte di tutte le amministrazioni coinvolte: è quanto emerso ieri nella riunione svoltasi presso la Prefettura di Taranto alla presenza del Sottosegretario Claudio DeVincenti, del coordinatore della struttura tecnica di missione Gianpiero Marchesi e delle altre amministrazioni interessate. A sottolinearlo è l’assessore allo Sviluppo economico della Regione Puglia, Loredana Capone, che spiega: “Nel corso della riunione è stato nuovamente confermata la questione già ampiamente nota relativa a tre progetti del Comune di Taranto (recupero e valorizzazione del Palazzo Troilo, Palazzo Carducci e Cinema Teatro Fusco) inseriti nel Cis in relazione ai quali occorre trovare nuova copertura finanziaria.
“Si tratta infatti – chiarisce l’assessore – di tre progetti che, come in più occasioni emerso anche sulla stampa, la Regione Puglia ha provveduto a finanziare al Comune di Taranto nell’ambito della programmazione comunitaria 2007-2013 a partire dall’ottobre 2012 con l’obiettivo di consentire il completamento delle attività già avviate nell’ambito del Programma Urban di competenza del Comune. A chiusura della programmazione comunitaria, avvenuta a dicembre scorso, questi interventi non risultano conclusi, né tantomeno avviati, con la conseguente necessità di trovare ulteriori risorse finanziarie che potrebbero essere assicurate dalle risorse del Fsc 2014-2020”.
“L’intervento a favore dei tre progetti indicati si colloca in un quadro che ha visto crescere in modo significativo l’attenzione della Regione verso questa area, in concomitanza con le maggiori ripercussioni connesse alla vicenda del siderurgico Ilva, ma anche con uno sguardo lungo legato ai temi della valorizzazione urbanistica, turistica e culturale, come testimoniato dalla mole di investimenti che interessano diffusamente il territorio”.
“Le iniziative e le risorse promosse dalla Regione – sottolinea Loredana Capone – ammontano a circa 1 miliardo e 300 milioni di euro e sono orientate in particolare in due direzioni: da un lato, puntano alla prevenzione, al controllo, al contenimento e al ristoro del danno ambientale e dei conseguenti effetti sanitari, dall’altro attivano interventi socio-culturali ed infrastrutturali e promuovono interventi sull’apparato produttivo per aprire nuove vie allo sviluppo locale nell’ottica della diversificazione economica”.
“Riaffermazione della legalità, nuove norme anti-inquinamento, garanzia del monitoraggio ambientale, organizzazione della risposta sanitaria (non solo il nuovo ospedale, ma anche il rafforzamento della rete dei servizi sociali e sociosanitari), attività di controllo e di indirizzo dell’ambientalizzazione degli apparati produttivi e delle bonifiche dei siti contaminati, recupero e valorizzazione del patrimonio urbanistico e turistico-culturale nella sua indissolubile relazione con le risorse ambientali, investimenti infrastrutturali, per la logistica e per il rilancio commerciale del porto sono le parole chiave per dare luogo a una nuova stagione di investimenti pubblici per Taranto e per promuovere un nuovo e più ampio modello di sviluppo. Esse da tempo costituiscono i cardini di una visione largamente condivisa a livello locale ai quali lo strumento del Cis, fortemente voluto e promosso dalla Regione, costituisce una risposta efficace in termini di accelerazione delle attività già programmate”.
“È questo – ribadisce l’assessore – l’impegno che la Regione ha profuso verso Taranto e che continua con ancora maggiore forza a profondere all’interno del Contratto istituzionale di sviluppo”.