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Controlli a tappeto nel Parco Alta Murgia per contrastare la raccolta dei tartufi

Proseguono le attività di controllo dei Carabinieri Forestali del Reparto Parco Alta Murgia e delle Stazioni di Ruvo, Gravina, Altamura e Andria per verificare la liceità delle attività di raccolta dei tartufi su tutto il territorio murgiano.
Per la cronaca, il prelievo del pregiato tubero è un fenomeno che negli ultimi tempi ha registrato una crescita esponenziale, tanto che nella zona murgiana è aumentao il numero dei ricercatori, attratti dalla prelibatezza e dagli ottimi guadagni offerti dal mercato.
Nel mirino dei controlli sono finite le autorizzazioni per la raccolta nell’area del parco dove, in aggiunta al tesserino rilasciato dalla “Città Metropolitana”, è necessario possedere lo specifico nulla-osta dell’Ente, gestito a numero chiuso e prefissato di raccoglitori, il cui iter di rilascio per la presente stagione è “sospeso” a seguito di un contenzioso amministrativo ancora in via di definizione. In soldoni, in assenza del titolo abilitativo dell’Ente Parco, la raccolta dei tartufi all’interno del Parco Nazionale dell’Alta Murgia non è consentita. Diversi gli illeciti amministrativi accertati per un totale di circa 10mila euro.

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