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Convegno ad Altamura sulle filiere agroalimentari

Oggi, dalle 9,30 alle 13,30, presso la Sala consiliare del Comune di Altamura si terrà il Seminario Finale di presentazione dei risultati del progetto “PO 2007-2013 – Asse I – Linea di intervento 1.1 – Azione 1.1.2 – Determinazione n. 1267 del 26/11/08 – Bando per l’erogazione di “Aiuti agli investimenti in ricerca per le PMI” – “Ricerca sulle innovazioni trasferibili alle PMI delle filiere: cerealicola, lattiero casearia e uva da tavola del sistema agroalimentare pugliese. Modelli di trasferibilità basati sulla differenziazione della qualità dei prodotti primari, intermedi e finali”.

Il progetto è stato realizzato dalla Territorio Spa, sede operativa di Altamura, in collaborazione con gli organismi di ricerca del Ministero delle Politiche Agricole: CRACER di Foggia, CRA-SCA di Bari, CRA-UTV di Turi e CRA- ZOE di Foggia-Bella (Pz). Partner del Progetto è la Società Murgia Sviluppo Spa, soggetto di gestione dei patti territoriali del sistema murgiano. Punti di partenza del progetto sono i seguenti:

nel mondo agricolo ed agroalimentare della Puglia e delle Regioni Meridionali gran parte dei prodotti alimentari, sia quelli intermedi che quelli per il consumo finale, vengono offerti frequentemente in modo indifferenziato sui mercati, senza che siano messi in evidenza ed apprezzate le loro differenze di qualità, per quanto generalmente percepite;

effetto principale di questo deficit di riconoscimento dei differenziali di qualità è l’innesto di cicli viziosi entro i quali le imprese meridionali operanti nel sistema agro-alimentare sono costrette a garantirsi la propria presenza sui mercati agendo sulla leva dei prezzi, piuttosto che sulla leva della qualità, in ragione della prevalenza sui mercati di standard “di tipo quantitativo” proposti dalle imprese dominanti;

nel presente, si vanno delineando nuove condizioni che rendono possibile il rovesciamento di questo scenario: esse sono costituite essenzialmente dal mutamento in atto dei modelli di consumo dei beni alimentari, verso nuovi profili di consumo, nei quali la “quantità”, alla soglia di sazietà raggiunta, viene progressivamente sostituita dalla qualità e specificità dei beni alimentari.;

in Puglia, come nelle altre Regioni Meridionali, sussistono giacimenti di specificità e/o differenziali di qualità dei prodotti, che, tuttavia, non sono stati sufficientemente identificati e che, di conseguenza, costituiscono delle vere e proprie riserve “nascoste” di risorse in grado di ampliare in maniera significativa i margini di sviluppo dell’agroalimentare pugliese e meridionale;

per le imprese pugliesi e meridionali si aprono, di conseguenza, nuove opportunità di sviluppo risultanti proprio:

– dal mutamento in atto nei modelli di consumo di beni alimentari verso prodotti “differenziati” per qualità;

– e dalla possibilità che le imprese pugliesi e meridionali hanno concretamente di attingere alle riserve di “specificità produttive”, per innestare cicli virtuosi di sviluppo in grado di intercettare i mutamenti in atto dei modelli di consumo di beni alimentari.

Gli obiettivi delle ricerche industriali realizzate sono stati quelli di contribuire:

all’individuazione dei differenziali di qualità di alcuni prodotti cardine delle filiere agro-alimentari pugliesi: cerealicoltura, uva da tavola e lattiero- casearia;

a misurare i differenziali di qualità, dal punto di vista dei parametri salutistici ed edonistici, di varietà antiche e moderne di grano duro e di uva da tavola nonché del latte, proveniente da diversi sistemi di allevamento;

ad individuare nuovi prodotti, risultanti dalle classi di qualità determinate in funzione dei valori dei parametri utilizzati per la loro caratterizzazione e/o di particolari protocolli di coltivazione;

a trasferire le conoscenze accumulate alle PMI operanti nelle filiere agroalimentari di studio, per favorire processi di industrializzazione delle innovazioni risultanti dalle ricerche.

Le innovazioni di prodotto, risultanti dalle ricerche effettuate, che saranno presentate nel Seminario sono:

– tre nuove varietà di uva da tavola: “Carati B”, “Summer Royal N” e “Supernova RS”;

– quattro varietà di grano duro, biofortificate al selenio, di cui due antiche (Senatore Cappelli e Timilia) e due varietà moderne (Adamello e PR22D89);

– due nuovi tipi di pasta dalle varietà bio-fortificate al selenio;

– due classi di qualità del latte crudo o fresco (Classe A e Classe B), in

relazione ai sistemi di allevamento;

– due tipi di mozzarella, di trasformazione del latte di classe A e di classe B.

 

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