Convegno in Fiera del Levante sul ruolo del Mezzogiorno nella transizione ecologica e energetica
“La transizione ecologica nel Mezzogiorno va immaginata a cominciare dall’ingresso delle nuove tecnologie. Abbiamo candidato Taranto a polo dell’idrogeno nazionale, siamo i primi produttori di energie alternative e quindi possiamo produrre anche idrogeno che serve ad avere temperature un po’ più alte per le industrie energivore a basso costo.
Questo è il processo al quale stiamo lavorando da anti anni e che peraltro garantisce non solo autonomia strategica, ma anche salute per le persone, perché non ci sono emissioni di Co2 elevate e non ci sono immissioni di sostanze inquinanti”.
Così il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano al convegno su «Il ruolo del Mezzogiorno nella transizione energetica ed ecologica. Imprese a confronto per cogliere le sfide che ci attendono» svoltosi alla Fiera del Levante nel padiglione 152 della Regione Puglia, che ha organizzato l’appuntamento con la collaborazione del Gruppo Hope.
“Abbiamo davanti un momento difficilissimo, in cui si rischia l’azzeramento di molte imprese a causa dell’aumento dei costi dell’energia – ha affermato Emiliano – e la Regione Puglia, come sempre, cerca di essere punto di riferimento, nonostante la confusione dei vari governi centrali su cosa si deve fare. Abbiamo sospeso tutti i mutui alle aziende che avevano finanziamenti regionali, abbiamo invitato il sistema bancario a fare la stessa cosa. Chiediamo al governo di sospendere tutte le rate di mutuo in corso, anche alle famiglie.
Noi dobbiamo avere un’idea comune di come affrontare il dialogo col governo e con l’Unione Europea per resistere in questo momento. Dobbiamo essere ottimisti e avere chiaro ciò che dobbiamo fare. Se costruiamo un piano comune, avremo la forza, la volontà e la determinazione per realizzarlo. Nonostante le difficoltà che abbiamo di fronte, daremo ancora una volta prova di che pasta siamo fatti in Puglia”.
Emiliano ha così concluso rivolgendosi alla platea del convegno: “Dovete essere orgogliosi di quello che siete stati capaci di fare in questi anni, perché se tanti cambiamenti in meglio ci sono stati è grazie a voi e al lavoro comune”.
“Le condizioni in questo momento rafforzano non solo l’attenzione nazionale e internazionale rispetto a investimenti che si possono avviare in Puglia – ha spiegato l’assessore regionale allo sviluppo economico Alessandro Delli Noci – ma puntano anche l’attenzione sulla necessità di infrastrutturare meglio il territorio. Per farlo, la Puglia vuole essere protagonista in un dibattito con gli operatori economici, con i professionisti, con i tecnici, con gli esperti. Per far sì che questa transizione sia quanto più vantaggiosa possibile per il territorio, per i cittadini e per le imprese. E per fare in modo che si crei un reale vantaggio competitivo della Puglia, che non sia solo luogo di insediamento di grandi impianti, ma che sia anche luogo dove questa energia si possa accumulare con vantaggi concreti per i cittadini”.
“Oggi la Regione Puglia – ha spiegato il direttore della Comunicazione Istituzionale della Regione Puglia Rocco De Franchi – è all’ascolto, in un approccio dal basso. All’ascolto delle realtà private che operano nel settore delle energie rinnovabili e che vogliono investire nel nostro territorio. È all’ascolto nel mondo universitario, con una presenza qualificata del politecnico di Bari. È all’ascolto delle istanze delle associazioni ambientaliste, di Legambiente, in un tavolo di confronto che coinvolge anche e soprattutto le autorità nazionali. Questo è probabilmente il convegno in materia energetica più importante in Italia nelle ultime settimane. E lo facciamo partendo da Bari, che è il capoluogo di una delle regioni più attrattive, sia per gli investimenti, sia per la volontà di fare della produzione di energia da fonti rinnovabili una vera e propria filiera industriale che possa lasciare sul territorio tracce di modernità e benessere”.
I visitatori del Padiglione 152 e i partecipanti al convegno hanno potuto visitare “in realtà virtuale” il parco eolico offshore e la centrale a idrogeno del progetto «Barium Bay». Un’esperienza immersiva in 3D che richiede l’utilizzo di particolari visori, ma di cui è possibile vedere un teaser bidimensionale su YouTube all’indirizzo https://www.youtube.com/watch?v=VDpe-8uxszI&feature=youtu.be
A conclusione del convegno, la premiazione del contest bandito da Hope e Fidelio per la realizzazione di un corto sui cambiamenti climatici nella vita quotidiana. Fra le diverse decine di video candidati, la giuria, composta da Adriano De Santis (preside centro sperimentale di cinematografia – scuola nazionale di cinema), Annamaria Granatello (direttrice del premio Solinas) e Antonella Gaeta, sceneggiatrice e giornalista, ne ha selezionati tre, che riceveranno le somme in danaro offerte da Hope.