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Convocazione ‘straordinaria’ della giunta regionale lucana sulle vertenze Ghizzoni e Ferrosud

La convocazione tempestiva del tavolo tecnico congiunto con i Dipartimenti Attività Produttive e Formazione per affrontare le vertenze Ferrosud e Ghizzoni, prevista per la mattina del 24 maggio prossimo, testimoniano la sensibilità e la determinazione con cui gli assessori Viti, Pittella e l’intero Governo regionale vuole profondere nell’affrontare quella che sta diventando una vera e propria “emergenza lavoro ” .

La spinta personale e dell’intero Gruppo del PD unita a quella delle associazioni datoriali e dei sindacati di categoria, non potendo esaurirsi solo nell’azione di accelerazione dei processi di discussione ed analisi dei tanti punti di crisi nati negli ultimi mesi, proseguirà con lo stesso piglio e la stessa intensità nella elaborazione di una piattaforma di rilancio in cui insieme a misure utili a tamponare l’emergenza, devono essere definite nuove azioni ancora più incisive per il rilancio dello sviluppo economico e dell’ occupazione in Basilicata.

Alcune di queste saranno da concertare con il Governo nazionale ed europeo, come l’allentamento del patto di stabilità, l’aumento dei fondi da destinare alla concessione di CIG o mobilita in deroga (le cui richieste, anche in Basilicata, stanno raggiungendo livelli record) o l’avvio delle iniziative inserite nel memorandum sul petrolio, altre invece, dipendono dal nostro livello regionale per il quale sarebbe opportuno definire una puntuale calendarizzazione con conseguente accelerazione dell’iter di approvazione di importanti disegni di legge che giacciono da troppo tempo nelle varie commissioni consiliari competenti.

 

Molti di questi riguardano importanti riforme come quella che fa riferimento all’Arpab o rivestono importanza per l’economia come la legge 25 sull’edilizia, meglio conosciuta come “piano casa due”, la nuova legge sulla cultura, sui contratti di rete, sulla semplificazione amministrativa e sul contrasto al lavoro irregolare, che devono arrivare in consiglio per la loro approvazione nelle prossime settimane se vogliamo evitare che si vanifichino i loro potenziali effetti, da più parti annunciati come rilevanti per il rilancio della nostra regione.

 

Sul piano dell’occupazione, oltre alla messa in campo di un vero “piano specifico sul lavoro”, sulla quale il dipartimento formazione sta elaborando un importante documento, ritengo giunto il momento di verificare la congruità giuridica di incentivare le imprese private, che hanno ancora un mercato e che intendono assumere personale, ad attingere prioritariamente dalla platea del lavoratori in Cig o in mobilità (che andrebbero condizionati ad accettare), integrando, a proprio carico, solo la quota utile a coprire l’intera indennità prevista dai contratti da adottare, nel rispetto delle rispettive professionalità comunque da difendere e tutelare.

Tale ipotesi avrebbe il pregio di perseguire molteplici obiettivi come quello anzitutto di evitare una potenziale concorrenza sleale ai danni delle imprese in regola con tasse e contributi, di contenere il costo del lavoro alle imprese, il proliferare del mercato del lavoro nero, l’attivazione delle tanto attese quanto efficaci politiche attive del lavoro ed infine l’avvio di una reale azione di efficientamento di quella spesa utile ad evitare il conflitto sociale e che però, avendo raggiunto livelli insostenibili di impegno economico, sottrae inevitabilmente risorse economiche importanti alle politiche di sviluppo assolutamente indispensabili in questo periodo di crisi nazionale ed internazionale ed unico vero motore dell’economia reale.

Luca Braia – Presidente Gruppo PD Regione Basilicata

 

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