Cordoglio a Pisticci, scompare l’on. Nicola Cataldo
Profondamente legato alla sua professione, fino agli ultimi giorni, dimostrando coraggio e forza d’animo, aveva lavorato su importanti processi, trasformando in studio la sua abitazione di rione Croci, quel quartiere che ha segnato nel bene e nel male la vita sociale e politica di Pisticci e da dove partirono i primi fermenti per la salvaguardia dei principi della libertà e democrazia. Negli ultimi mesi, Nicolino come voleva essere chiamato dagli amici, aveva manifestato la volontà di affidare ad un libro tutti i suoi preziosi ricordi e testimonianze, partendo dalle lotte contadine fino agli ultimi avvenimenti. Lealtà e massima coerenza politica sono state le doti che hanno contraddistinto Nicola Cataldo, stimato e ammirato da amici e rivali politici, e che ha sempre impostato la sua azione amministrativa con grande senso di appartenenza e di speranza per un futuro migliore, nel massimo rispetto delle persone e delle idee. Nato a Pisticci il 22.10.1928, ha conseguito la maturità classica al Flacco di Potenza e la laurea in Giurisprudenza a Bari nel 1952 discutendo una brillante tesi in Diritto Penale, cattedra di cui era titolare Aldo Moro, con il quale ha sostenuto gli esami di Filosofia del Diritto e Diritto Penale. Iscritto nel PCI dal 1946, due anni dopo fu arrestato per estorsione di contratto di lavoro e associato alle carceri di Bari. Dopo cinque mesi il giudice derubricò il reato di estorsione, per il quale il codice fascista ancora vigente prevedeva l’obbligo del mandato di cattura e il divieto di libertà provvisoria, in quello di esercizio arbitrario delle proprie ragioni e concesse la libertà provvisoria. E’ stato poi promotore nel Metapontino del movimento per l’occupazione delle terre ma nel febbraio 1951 fu nuovamente arrestato con Nino Sinisi e Domenico Giannace con l’accusa di aver tentato di rompere i rapporti internazionali tra Italia e America solo per aver tenuto comizi contro le visite dei generali americani in Italia capeggiati da Eisenower. E’ stato sindaco di Pisticci dal 1952 al 1956 e dal 1960 al 1963 quando si dimise perché eletto deputato del PCI a grande suffragio. Da parlamentare ha dato un notevole apporto alla delega per la formazione del nuovo codice di procedura penale, componente della Giunta per le autorizzazioni a procedere della Camera e membro della Commissione Inquirente nei procedimenti di accusa contro i Ministri. Istruì il cosiddetto “Processo ai Petrolieri” collaborando alla redazione del libro “I Ministri del Petrolio” con Ugo Spagnoli e Carlo Galante Garrone. Rieletto sindaco di Pisticci dal 1975 al 1980 e dal 1993 al 1995 ha intrapreso molte iniziative per l’Ospedale di Tinchi, opere di civiltà nelle campagne, viabilità. Come Cassazionista l’avv. Cataldo ha ottenuto l’annullamento di importanti processi e di sentenze. Sul piano giuridico-politico rilevanti sono le osservazioni sul decreto legge 314/03 sulla individuazione del sito unico per lo stoccaggio dei rifiuti nucleari di Scanzano, indicato come difensore del Comune dall’assemblea degli avvocati del Foro di Matera su proposta del Consiglio dell’Ordine. Risultato ampiamente positivo come da lettera pubblicata del Commissario della Comunità Europea Taylor.
Giuseppe Coniglio