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Puglia: Corruzione, arrestato il sindaco di Brindisi

Il sindaco di Brindisi Cosimo Consales, un imprenditore e un commercialista, sono stati arrestati dalla polizia nell’ambito di un’indagine relativa alla gestione dei rifiuti. Nei confronti del primo cittadino e del commercialista sono stati disposti gli arresti domiciliari mentre per l’imprenditore il Gip ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. I tre sono accusati, in concorso, di abuso d’ufficio, corruzione, concussione e truffa.

Le ipotesi di reato, frode in pubblica fornitura, inadempimento di contratti di pubbliche forniture e false fatture per operazioni del tutto o in parte inesistenti. Ne nacque una indagine stralcio di quella in cui il sindaco Consales, il commercialista leccese Massimo Vergara e lo stesso Screti erano sospettati di ricettazione, abuso d’ufficio e riciclaggio per le somme in contanti prive di tracciabilità che il primo cittadino utilizzava per pagare le tranche del suo debito di oltre 300mila euro con Equitalia. Modalità vietata dalla legge, ma c’era il direttore dell’epoca dell’agenzia a Brindisi , Giuseppe Puzzovio, che obbligava – dicono le accuse a base del processo in corso su questa parte della vicenda – due suoi dipendenti ad accettarle, guadagnandosi l’incriminazione per concussione in concorso col sindaco. Il punto successivo per la Digos era capire da dove provenivano quei soldi. La pista Nubile nasce da questo interrogativo, e si inoltra negli affidamenti che la società aveva ottenuto dal Comune, e in una gestione degli impianti ritenuta irregolare, ma che il Comune contesta, con atto firmato dal sindaco, dopo che a quest’ultimo era stato recapitato anche un avviso di garanzia per corruzione in atti di ufficio e nella commissione di atti contrari ai doveri di ufficio.

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