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Covid e trasporto pubblico scolastico, il M5S Basilicata non nasconde la sua preoccupazione

“Ora che la seconda ondata dell’emergenza covid-19 bussa prepotentemente alle nostre porte è assai preoccupante quello che sta avvenendo nel settore del trasporto pubblico”. E’ quanto dichiarano i consiglieri regionali del Movimento 5 stelle, Perrino, Leggieri e Carlucci che aggiungono: “Le immagini quotidiane che provengono da varie parti del territorio descrivono una situazione al limite che in qualche modo ripropone quella già vissuta dagli operai Fca. L’assessora Merra, in una nota diffusa il 7 ottobre, si è lanciata nel solito, inutile, scontro istituzionale, invitando le province di Potenza e Matera a collaborare lealmente nel monitoraggio e nella gestione dei flussi di studenti impegnati nelle lezioni. E pensare che a giugno, quando il covid ci aveva dato una piccola tregua armata, avevamo sollecitato Merra ad attivare un tavolo di confronto serio ed efficace per affrontare il nodo della riaperture degli istituti. Oggi la proposta per contrastare la diffusione del virus nel settore trasporti scolastici, secondo Merra, sarebbe quella di prevedere a scuola un minimo di didattica digitale a distanza, per evitare l’affollamento dei mezzi, riducendo il numero giornaliero degli studenti pendolari”.  

“Merra – proseguono gli esponenti M5s – parla di responsabilità da condividere evidenziando come, con l’ordinanza n. 33 del 2020, la Regione abbia assunto una posizione rigorosa, stabilendo l’obbligo da parte dei gestori di potenziare i servizi scolastici laddove necessario. Che cosa è stato fatto in merito da parte del Co.Tra.B?”.

“L’emergenza covid – concludono Perrino, Leggieri e Carlucci – ci presenta quotidianamente l’elenco delle cose che non vanno. In Basilicata una delle priorità è sicuramente quella del trasporto pubblico, settore in emergenza già in tempi normali. È chiaro a tutti che bisogna fare di tutto per offrire  a questa regione un servizio serio, moderno ed efficiente. Sono questi i criteri su cui incardinare le prossime gare per l’affidamento dei servizi di trasporto pubblico. Altrimenti non ha assolutamente senso parlare di responsabilità condivise”. 

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