CPS E CRS presentano progetto Update Basilicata
Nella sala stampa “Vincenzo Arrigoni” del Comune di Matera la Consulta provinciale degli Studenti di Matera (CPS) e il Coordinamento Regionale degli Studenti di Basilicata (CRS) hanno presentato ai giornalisti l’iniziativa Update Basilicata, che prevede la necessità di approvare nuova legge regionale sul diritto allo studio e la proposta di istituire un osservatorio regionale per il diritto allo studio. Il progetto culturale è promosso in collaborazione con Studenti Progressisti – “Club dello sperma fortunato” di Basilicata e Unione degli Studenti di Matera che rappresenta tutte le associazioni studentesche e sostenuto dal media partner ufficiale del CPS di Matera, il portale di informazione in tempo reale www.SassiLive.it La relazione è stata introdotta da Giuseppe Cicchetti, presidente del CPS e coordinatore regionale degli studenti mentre Giovanni Montemurro, componente della Consulta Provinciale degli Studenti di Matera e coordinatore della commissione per il diritto allo studio, ha illustrato tutte le proposte inserite nel documento che sarà presentato nei prossimi giorni all’assessore regionale Vincenzo Viti. A Giorgio Armento, coordinatore dell’Unione degli Studenti di Matera, è stato affidato il compito di approfondire le problematiche affrontate dall’articolo 3, che si occupa di disciplinare servizi ed interventi che dovrebbero tutelare il diritto allo studio ma che presenta alcune defezioni, sia per quanto riguarda i cittadini diversamente abili sia rispetto alle questioni di natura economica, che incidono inevitabilmente anche sulla percentuale di dispersione scolastica, che raggiunge il 13% nel passaggio dalla terza media inferiore al primo anno di scuola superiore. Non è un dato allarmante rispetto alla media nazionale ma è chiaro che si può arginare questa tendenza negativa potenziando le iniziative di orientamento scolastico a favore di studenti e rispettive famiglie. Ma questa è solo una delle proposte inserite nel documento legato al progetto Update Basilicata.Durante la conferenza sono state quindi rimarcate le carenze una legge che va assolutamente aggiornata alle esigenze delle nuove generazioni che scelgono un percorso di studi. Per stilare il documento gli studenti lucani si sono ispirati al testo già approvato dalla Regione Puglia nel 2009, una legge regionale che si è rivelata tra le più virtuose tra quelle in vigore nel nostro Paese.Giuseppe Cicchetti, coordinatore regionale degli studenti ha inoltre annunciato che il CPS e il CRS hanno rimarcato la necessità di istituire un osservatorio regionale per il diritto allo studio in grado di monitorare tutte le questioni che la Regione affida ai piani annuali e che invece secondo i rappresentanti della Consulta dovrebbero essere disciplinare da una nuova legge regionale sul diritto allo studio. Per migliorare il welfare studentesco Giuseppe Cicchetti ha inoltre anticipato che il CPS e il CRS si attiveranno nei prossimi mesi per organizzare una conferenza regionale sul tema in modo da sensibilizzare non solo le istituzioni ma tutti gli organismi che possono dare un contributo per raggiungere l’obiettivo di Update Basilicata: le Consulte, l’Unibas, l’ufficio scolastico regionale, i rappresentanti istituzionali di Regione, Province e Comuni, i sindacati. Naturalmente gli studenti non hanno effettuato un’analisi costi-benefici ma è evidente che le proposte inserite nel documento per partorire una nuova legge regionale sul diritto allo studio vanno nella direzione giusta, perchè consentono alla Regione Basilicata di stimolare ancora di più l’autonomia scolastica. Il concetto è molto semplice: evitare gli sprechi e utilizzare le risorse nel modo migliore grazie ai vantaggi che può garantire una carta studenti piuttosto che i progetti scolastici che promuovono tematiche di notevole interesse civico, sociale e culturale. Se le proposte del CPS e del CRS saranno accolte, la Basilicata farà un notevole passo in avanti non solo dal punto di vista amministrativo-finanziario ma potrà finalmente provare ad arginare il triste fenomeno della fuga dei cervelli che sta spopolando sempre di più i piccoli comuni.
Michele Capolupo